venerdì 19 agosto 2011

Le ore delle donne



Sono quelle poste ai limiti estremi della giornata, spesso di primo mattino, quando respiro dei bambini ancora lieve, la casa immersa in un silenzio sospeso. Le donne in camicia da notte sorseggiano lentamente un caffè appena fatto, e con una mano sistemano fili colorati, spianano tele, scelgono abbinamenti. Sono le ore di libertà che rubiamo alla miriade di impegni che abbiamo scelto ogni giorno. Sono ore di lavoro solitario in cui creIAMO piccoli capolavori. Cuori, fiorellini, forme di legno sbiadite di bianco, tortora e grigio, rosa, molto rosa. Ore in cui lavoriamo a ciò che amiamo davvero, ad un lavoro che non avrebbe prezzo sul mercato perchè fatto con le amni, di lunghe ore prima di indossare il tailleur e la borsa di Prada alla moda. Ore in cui siamo, diventiamo le nostre madri, le nostre nonne. In cui personalmente ricamo cuori dai delicati ramage, apine, fiori, orchidee sfacciate, violette timide, tulipani assorti. Ore del mattino presto, quello delle vacanze in cui la vista dalla finestra sono i rami della quercia secolare e l'unico rumore quello di uccellini affamati che reclamano la colazione. Tutti dormono, solo il gatto nero apre un occhio senza capire il perchè di tanto ardore. Sono le ore in cui le donne si dedicano alle loro piccole passioni che di solito sono fatte da mani operose e sapienti. Un sapere antico, tramandato dalle donne. Fili e aghi, cotone e lana, cachemere quando si può. Si sfornano presine per il forno, asciugamani, le più brave lenzuola con le iniziali eleganti, quasi nobili, da lasciare alle figlie, se si è avuta la lungimiranza di chiamarle con un nome che avesse la stessa iniziale. E poi iniziali ovunque e cuori, cuori sempre, di ogni foggia e dimensione, di ogni materiale. Sono arrivati ieri quelli di legno, con un allegro fiocco a quedretti e hanno ispirato quelli di lino bianco, fatti con un vecchio paio di bermuda ormai stretto. Mi piace anche l'idea che i vecchi vestiti si trasformino, divcentino piccoli oggetti di arredamento, che non tutto venga gettato ma che trovi nuova vita. Così i ricordi rimangono, come i bermuda della vacanza in Sardegna quando il Micio era piccolo che ora sono un cuore imbottito di emozioni. Le ore delle donne sono le più belle della nostra vita e stamane, punto dopo punto, recito un 'eterno riposo' per la mamma di un'amica che non c'è più.

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