giovedì 22 marzo 2012

Organizziamoci...


Sveglia, il caffè è fatto, Dio salvi la Pociolla che ha ormai compreso come la buona sorte di una delle mie giornate passi attraverso il caffè già pronto. Guardo le email sul Blackberry, con un occhio solo, mi trascino alla scrivania dopo aver lavato la faccia e applicato un generoso strato di crema idratante sperando che arrivi sino al cervello. Riguardo l'agenda della giornata, quella di una piccola CEO di una piccola azienda, quindi, tradotto, un milione di cose da fare, comunicati, sviluppo del business, pianificazione dei prossimi articoli per il settimanale, decidere se cambiare casa, mettere qualcosa negli scatoloni, si ho deciso, ma quale scelgo? Intanto faccio spazio sulla tavola, apparecchio per le ragazzine (oggi due al prezzo di una) metto i cereali sul fuoco per il pranzo e le patate per la cena. Portarsi avanti, sempre, con una mano giro il sugo, con l'altra reggo il telefono. Posto un commento su Facebook, rispondo alle email, stiro velocemente il top di seta grigio perla per l'aperitivo di stasera, poi chiudo gli scatoloni, do' da mangiare ai felini, rispondo al telefono a mia madre, mi lavo i capelli, e mentre ho l'asciugamano cerco il materiale per il nuovo libro, intanto rispondo all'editore di quello che sto per pubblicare e sollecito l'editore del quarto che ci sta mettendo troppo. Sono solo le 13 e 34 e già ho prodotto PIL per un piccolo stato nordafricano. La dipartita della domestica per un mese era l'ultima cosa che doveva capitare perchè la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo. E allora, organizziamoci.

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