giovedì 22 marzo 2012

Voglio di più

Arriva un momento in cui ti accorgi di aver sacrificato tutto sull'altare del senso del dovere, di ciò che è giusto. Per gli altri ma non per te. E allora voglio un abito da sera, una passeggiata notturna con la città ai miei piedi che calzano un tacco 12 e un braccio a cui appoggiarmi. Non voglio pensare, non voglio valutare, non voglio nè dare nè ricevere promesse. Voglio solo camminare verso la notte e guardare indietro solo per essere sicura di essere soli. Voglio il brivido e il sogno. Ho bisogno di respirare e dimenticare ogni giorno. Esiste solo la sera, la notte, la scia di un sigaro, persone sorridenti che vogliono fermare il ricordo con una foto, un edificio illuminato in cui non voglio entrare. Voglio ascoltare ragazzi già ubriachi che cantano stonati e passi sul selciato che non mi possono raggiungere. Gli anni passano troppo velocemente per non viverne almeno qualche attimo. Annuso l'aria e ha il profumo della primavera e della salsedine portata dalle ali di grandi gabbiani che si stagliano controluce. Un uomo corre con le cuffie nelle orecchie. Corre via da qualcosa o verso i suoi sogni? Mi sorprendo a immaginare che odore abbia la sua pelle sudata. Mi fermo a guardare la notte che avanza inesorabile e silenziosa. Inghiotte anche me nelle tenebre ma mi promette che anche se lascerà posto all'alba tornerà con il sapore di un bacio.

1 commento:

Diario di Bordo ha detto...

bellissimo post , complimenti