lunedì 18 febbraio 2013

Del Galateo professionale

Se vivessimo nel Far West probabilmente non farei la messa in piega e indosserei il cappello da cowboy, ma siccome siamo in un paese civile e urbano sarebbe opportuno che anche la correttezza nella concorrenza lavorativa fosse un mantra.
Mi spiego: sono già due volte che due diversi clienti vengono contattati per fornire i servizi che offre la mia agenzia. Peccato che i MIEI clienti mi informano tempestivamente e spesso mi mostrano le loro proposte.
Improbabili agenzie specializzate in turismo che si riciclano nel settore moda, specialisti della moda che approcciano l'alimentare e così via, salvo non sapere cosa sia l'HCCP e molto altro.
E poi le presentazioni, roba che power point di quella qualità mia figlia ha smesso di farli a 7 anni, con la proposta di 'comunicati stampa ILLIMITATI' inviati a liste di centinaia di giornalisti non meglio specificati.
Sono quelle agenzie che a me mandano comunicati sull'architettura o sul turismo in Patagonia (due argomenti di cui non mi sono mai occupata).
Succede allora che il mio cliente spaesato mi dica: parlaci tu. E quelli poverini che tentano di convincermi che possiamo fare 'cose diverse' e certo così a quel poveretto gli facciamo spendere due volte per due agenzie che una sola può fare tutto.
Allora, io ci sono per prima e tu aspetti che il mio cliente sia stufo o insoddisfatto prima di piombargli addosso e darmi nel contempo la lezioncina sulla differenza tra comunicazione e marketing. Già perché la malcapitata signora che ha tentato di convincermi che potevamo 'lavorare sullo stesso cliente senza sovrapporci' mi ha anche chiamata 'cara'.  Il tutto parlando come se le cose fossero fatte e senza capire che a questo punto la palla è passata a me, perchè il MIO cliente si fida del mio giudizio.
Quell'aria di falsa collaborazione, l'ipocrisia, mi danno veramente fastidio. Quindi manda pure la tua orrenda brochure che la archivio...nel cestino.

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