giovedì 15 luglio 2010

Uno su 4 salta il pranzo


Uno su quattro salta la pausa pranzo
Colpa dello stress lavorativo provocato dalla crisi economica
Colpa dello stress lavorativo provocato dalla crisi economica
MILANO - Chi è riuscito a mantenere il lavoro, in questi tempi di crisi profonda, se lo tiene stretto. Anche a costo di lavorare ben oltre un ritmo normale, anche a costo di sacrificare la pausa pranzo per la produttività: lo denuncia un'indagine condotta nel Regno Unito su 3mila persone dal Chartered Institute of Personnel and Development.
STRESS – Uno su quattro, stando ai dati raccolti oltremanica, salta il pranzo; uno su tre mangia un panino o poco altro mentre siede di fronte al computer. In metà dei casi chi lo fa dichiara di aver troppo lavoro da sbrigare e di non riuscire a far fronte a tutti i propri compiti se non «rosicchiando» minuti alla pausa pranzo; il 30 per cento afferma di saltare la pausa perché con la crisi molte teste sono saltate e non c'è più abbastanza personale per svolgere tutto il lavoro della giornata. Squarci di vita d'ufficio che suscitano allarme, soprattutto considerando che un lavoratore su due ha anche aggiunto di andare in ufficio perfino quando non si sente bene: la paura di perdere il posto fa novanta, ogni sacrificio è buono per fare bella figura col capo. Anche a costo di rimetterci la salute, visto che il 40 per cento dei lavoratori dice di sentirsi sotto stress almeno una volta durante la settimana lavorativa.

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