venerdì 22 marzo 2013

Certo però...anche il Vin Brulé...

L'intuizione che il vino avesse particolari proprietà antisettiche e terapeutiche risale agli sgoccioli del 1800 quando il patologo Arnold Pick fece un singolare esperimento: in un contenitore di acqua contaminato dal vibrione del colera aggiunse del vino rosso, lasciò decantare e dopo qualche minuto i batteri erano stati neutralizzati tanto da rendere l'acqua potabile. Numerosi studi si sono succeduti ed hanno portato alla conclusione che il vino abbia una spiccata azione antisettica, merito degli 'antociani' sostanze della famiglia dei polifenoli che contrastano la proliferazione delle proteine batteriche. Si tratta di sostanze antiossidanti presenti nei vegetali rossi e viola come le melanzane, i frutti di bosco e ovviamente l'uva nera. 
Ecco quindi come i vini rossi posseggano qualità antibiotiche: già nel 1977 alcuni ricercatori canadesi si erano appassionati al tema e avevano riscontrato che i tannini del vino rosso presenti nel Vin Brulé avevano anche una attività antivirale a cui si aggiunge la proprietà antinfiammatoria del 'resveratrolo', il magnesio e lo zinco che aiutano la risposta del sistema immunitario. Bevanda calda tipica del Nord Europa da sempre rimedio per prevenire e curare i malanni di stagione, il Vin Brulé è facile da preparare a casa. Ecco la ricetta: 
Mezzo litro di vino rosso
80 gr. di zucchero (io uso quello di canna) 
1 stecca di cannella lunga 
3 chiodi di garofano
3 chiodi di anice stellato
un pizzico di noce moscata 
mezza mela tagliata a rondelle sottili
la buccia di una arancia e un limone biologici 
Lasciate decantare mezz'ora gli ingredienti, poi mettete sul fuoco e girate con un mestolo di legno sino all'ebollizione, abbassate la fiamma, continuate a girare e fate bollire una decina di minuti per far evaporare l'alcol. 
Filtrare o meno, a seconda dei gusti. 
Curarsi non è mai stato così piacevole. 

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