venerdì 15 ottobre 2010

Ho voglia di infierire


Ma a che servirebbe? Se alcune cose non le ha capite a trent'anni o a quaranta le capirebbe adesso? Si è mai posta il problema di quello che sarebbe stato utile per me? Si è mai chiesta COME darmi una mano? Ma no, io ero forte e brava e determinata, avrei fatto tutto da sola. Infatti, sempre e comunque a testa bassa a tirare un carro enorme, ma io non mi arrendo. Ho avuto il cognome (ci ho messo 5 anni) e ora percorro la strada della doppia cittadinanza. Ieri guardando i moduli mi sono resa conto di quanto sarà difficile e di quanto lei abbia agito male. Ha cancellato mio padre scegliendo anche per me, allontanandomi dalle mie origini e dalla mia cultura che sto faticosamente recuperando. Lui non c'è più e io lavoro per riprendere quello che è mio e la rabbia lievita dentro di me. Vorrei infierire ma tanto lei non impara da nulla, anzi, sarebbe una ulteriore occasione per commiserarsi. E allora tengo tutto il dolore dentro, lo coltivo, lo innaffio perchè anche dal dolore crescerà un fiore bellissimo. E la cittadinanza? La avrò a qualsiasi costo, perchè rivoglio tutto quello che mi è stato tolto per una decisione arbitraria.

2 commenti:

Giulianissima ha detto...

Com'è difficile, certe volte, riconciliarsi col proprio passato e con le proprie origini! Da quello che leggo, però, mi sembri una persona molto equilibrata per cui credo che riuscirai in questa impresa...e comunque tanti auguri!

Giulianissima ha detto...
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