sabato 25 giugno 2011

La sottile competizione tra amiche



Anche le migliori possono cadere nell'errore della competizione. Specialmente se entrambe hanno la stessa età e la stessa condizione di 'singletudine' e allora capita che una pensa all'altra e l'altra pensa...a se stessa. Non sono tutte generose le donne, le più insucure hanno bisogno di credere di essere le più ammirate e desiderate, raccogliere tutti i complimenti, salvo non saper distinguere quelli sineri da quelli strumentali. E allora così l'amicizia è zoppa, asimmetrica. Eppur succede e anche tra quelle che dichiarano immenso affetto ma nei fatti non muovono un passo per agevolarti. Per fortuna non ho bisogno di nessuno e so ben presentarmi da me, ma alla lunga questa situazione di monopolio mi ha fatto capire con chi ho a che fare e mi sono un po' raffreddata. La donna insicura non prevede che gli altri possano avere interesse nemmeno per i loro 'scarti' e questo è davvero il colmo. Quello non mi piace ma preferisco che sia solo piuttosto che con la mia migliore amica. Migliore? E questa è una amicizia? E' invece il seme della competizione che ho sempre rifuggito. E il veleno dell'invidia che la porta a portar discredito ad un amico comune purchè io non mi illuda che possa avere interessi ancorchè professionali. Profonda delusione umana e ancor di più di fronte al fatto che tutte queste energie spese nel 'divide et impera' non portano a nulla per sè, se non una ricerca continua di qualcuno che possa placare l'insicurezza. Qualcuno che riconosca che esista, perchè una donna da sola non può esistere. Tutto il contrario di quel che ritengo io, ossia che bastiamo a noi stesse tanto quanto i maschietti e che una relazione abbia senso solo se di qualità e non per status. Alla ricerca di una identità che ti dà solo l'essere accompagnata e sposata col risultato di non vivere degli anni bellissimi e rimanere in una costante attesa. E allora anche il mio attaccamento, che si alimenta di reciprocità, scende e declassa al livello di amicizia e buona conoscenza, ma l'aggettivo 'migliore' sfuma via. Perchè la migliore amica è quella che cerca te e non aspetta solo che sia tu a prendere una iniziativa per frequentarti. Se ha trovato compagnia migliore buon per lei, se non ho bisogno di un compagno per stare bene, figurarsi se ho bisogno di una amica in più o in meno. Il bello della mia condizione è la totale assenza di dipendenze affettive. Chi c'è c'è, chi non c'è...è uguale. Io ballo da sola e mi diverto un sacco.

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