Cristina Cattaneo, Monica Maldarella
Crimini e farfalle
Misteri svelati dalle scienze naturali
Raffaello Cortina Editore
2006
Appassionata od ossessionata dalle serie tv che hanno come trait d’union la medicina legale, ho annusato a lungo il libro che mi accingo ora a recensire. Avevo già sentito parlare di Cristina Cattaneo su Il Venerdi di Repubblica, lei è una antropologa forense, ossia ricostruisce l’identità possibile di una vittima a partire dalle ossa del viso. La cosa mi aveva intrigato molto ma non avevo trovato nulla di divulgativo. Così come pensavo che questo libro fosse prettamente di entomologia forense, ossia lo studio degli insetti e delle loro larve che colonizzano un corpo senza vita e che sono preziosissimi indicatori dell’ora del decesso.
Invece questo libro è di più ed è la summa di tutto quello che avrei trovato in 30 libri diversi. Riunisce botanica, antropologia, zoologia, entomologia ma anche geologia e archeologia per svelare come si è svolto un omicidio, chi è la vittima e da quanto tempo è morta.
Una foglia rinsecchita, una larva, pollini su un corpo morto possono essere fondamentali per sapere se la vittima è stata uccisa o se il corpo è stato spostato e quindi quello non è il luogo del delitto, o meglio la scena del crimine. La ricerca di un minuscolo plancton può farci capire se la persona è annegata o è stata uccisa prima di cadere in acqua. Ed è tutto vero, reale, documentato, perché si tratta della descrizione del lavoro sul campo del Labanof, il Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense che fa parte dell’Istituto di Medicina Legale dell’Università di Milano. Insomma per una prima infarinata è molto meglio di RIS, e una ricca e gustosa bibliografia potrà soddisfare i palati più esigenti. Ma adesso scusate, che c’è Fox Crime che mi attende.
Crimini e farfalle
Misteri svelati dalle scienze naturali
Raffaello Cortina Editore
2006
Appassionata od ossessionata dalle serie tv che hanno come trait d’union la medicina legale, ho annusato a lungo il libro che mi accingo ora a recensire. Avevo già sentito parlare di Cristina Cattaneo su Il Venerdi di Repubblica, lei è una antropologa forense, ossia ricostruisce l’identità possibile di una vittima a partire dalle ossa del viso. La cosa mi aveva intrigato molto ma non avevo trovato nulla di divulgativo. Così come pensavo che questo libro fosse prettamente di entomologia forense, ossia lo studio degli insetti e delle loro larve che colonizzano un corpo senza vita e che sono preziosissimi indicatori dell’ora del decesso.
Invece questo libro è di più ed è la summa di tutto quello che avrei trovato in 30 libri diversi. Riunisce botanica, antropologia, zoologia, entomologia ma anche geologia e archeologia per svelare come si è svolto un omicidio, chi è la vittima e da quanto tempo è morta.
Una foglia rinsecchita, una larva, pollini su un corpo morto possono essere fondamentali per sapere se la vittima è stata uccisa o se il corpo è stato spostato e quindi quello non è il luogo del delitto, o meglio la scena del crimine. La ricerca di un minuscolo plancton può farci capire se la persona è annegata o è stata uccisa prima di cadere in acqua. Ed è tutto vero, reale, documentato, perché si tratta della descrizione del lavoro sul campo del Labanof, il Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense che fa parte dell’Istituto di Medicina Legale dell’Università di Milano. Insomma per una prima infarinata è molto meglio di RIS, e una ricca e gustosa bibliografia potrà soddisfare i palati più esigenti. Ma adesso scusate, che c’è Fox Crime che mi attende.
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