Ladro commosso da aspirante dottoressa
Ha rubato il computer di una laureanda, ma quando si è reso conto che sul quel pc c'era l'unica copia della tesi della aspirante archeologa, le ha fatto avere tre chiavette usb su cui aveva riversato la tesi. E' accaduto a Bergamo. La giovane, non appena si è accorta del furto, ha tappezzato la città di manifesti chiedendo che le fosse restituita la tesi. Lui, da vero gentiluomo, le ha telefonato e gliel'ha fatta riavere.
Paola Bernardi Locatelli, 21, di Sorisole era andata a cena con il suo fidanzato in un ristorante di Bergamo. Hanno parcheggiato e lei, incautamente, ha lasciato in macchina lo zainetto in cui custodiva il computer. Al loro ritorno dal ristorante la macchina era stata aperta e lo zainetto non c'era più computer compreso. E pazienza per il pc, ma la tesi le era costata un anno e mezzo di lavoro, e nel computer c'erano gli unici file esistenti. La disperazione di Paola Berardi è durata 24 ore, fino a che - come aveva visto fare in tanti film - ha deciso di fare un appello al ladro: ha tappezzato la città di manifestini con il suo numero di telefono, chiedendogli, chiunque egli fosse, di chiamarla. "Pazienza per il computer, ma la tesi...". Il ladro ha risposto. Il giorno dopo la comparsa in città dei manifestini l'ha chiamata e le ha detto di andare nel tal posto, guardare in un certo cassonetto, cercare un sacchetto blu. La ragazza si è precipitata e ha constato che il ladro era stato di parola: la sua tesi era davvero lì.
Paola Bernardi Locatelli, 21, di Sorisole era andata a cena con il suo fidanzato in un ristorante di Bergamo. Hanno parcheggiato e lei, incautamente, ha lasciato in macchina lo zainetto in cui custodiva il computer. Al loro ritorno dal ristorante la macchina era stata aperta e lo zainetto non c'era più computer compreso. E pazienza per il pc, ma la tesi le era costata un anno e mezzo di lavoro, e nel computer c'erano gli unici file esistenti. La disperazione di Paola Berardi è durata 24 ore, fino a che - come aveva visto fare in tanti film - ha deciso di fare un appello al ladro: ha tappezzato la città di manifestini con il suo numero di telefono, chiedendogli, chiunque egli fosse, di chiamarla. "Pazienza per il computer, ma la tesi...". Il ladro ha risposto. Il giorno dopo la comparsa in città dei manifestini l'ha chiamata e le ha detto di andare nel tal posto, guardare in un certo cassonetto, cercare un sacchetto blu. La ragazza si è precipitata e ha constato che il ladro era stato di parola: la sua tesi era davvero lì.
(Fonte:TGCOM)
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