giovedì 8 marzo 2007

Muffin alla plastica? No grazie...


No, questo no, la torta chimica e il muffin al silicone proprio no. Avevo visto questi stampi ma non ne avevo subito il fascino, forse perchè ricordavo che la plastica morbida per avere quella particolare consistenza è arricchita di ftalati, particolari additivi chimici dannosi per la salute. Insomma, mai avuti e infatti ho continuato a fare i miei amati muffins nella teglia di metallo che poi vengono benissimo (ora che ci penso è troppo tempo che non li faccio).


Insomma non per fare allarmismo ma vi posto questo inquietante comunicato di Altroconsumo.


Sono a norma, ma alla prima cottura in forno rilasciano sostanze indesiderate che vanno a finire nelle torte o nei muffins. Parliamo di stampi per dolci al silicone, che Altroconsumo ha sottoposto a test in laboratorio. Con una legislazione più severa, se fosse presa come riferimento la prima prova di rilascio di sostanze e non la terza, come invece dispone la legge italiana, 16 dei 19 campioni testati non dovrebbero trovarsi in commercio.

Il timore sull’eventuale cessione da parte del silicone all’alimento non è nuovo: in Francia nel 2005 sono scattati i controlli della Direzione generale della concorrenza, del consumo e della repressione delle frodi; in Germania l’allarme è scattato all’inizio del 2006. In entrambi i Paesi sono stati individuati prodotti a rischio. In Francia, i controlli a tappeto hanno dato risultati preoccupanti: 44 stampi al silicone per dolci su 81 analizzati sono stati dichiarati non conformi alla legge francese – una norma ad hoc per questo tipo di stampi ad uso alimentare, sconosciuta in Italia, più severa e garante della sicurezza del prodotto.

Altroconsumo ha dunque voluto vederci chiaro. Diciannove stampi in silicone per dolci sono stati sottoposti a due prove, la misurazione della quantità totale di sostanze che dal silicone passano all’alimento e la determinazione del calo di peso dello stampo. Sulla prova di migrazione globale, alla terza prova tutti gli stampi per dolci sono risultati conformi per legge. Ma alla prima prova, in 16 prodotti, le sostanze che migrano nell’impasto sono risultate eccessive. Sulla prova del calo di peso, prevista dalla legge francese, bocciati tre prodotti, che quindi non potrebbero essere venduti Oltralpe.


(Fonte: Comunicato stampa Altroconsumo)

Nessun commento: