sabato 17 novembre 2007

Dr. 90210








Ma non staremo esagerando?

Guardo talvolta Dr. 90210, la serie in cui si raccontano vite e opere di un gruppo di affermati chirurghi plastici di Beverly Hills.

Premetto che non sono affatto contraria a chirurgia plastica e ritocchi, ma quando è troppo è troppo.

In una delle scorse puntate una paziente porta al chirurgo sua madre, la paziente, apparentemente molto bella si chiama Tabatha e il medico afferma con un certo tono di soddisfazione che si è già sottoposta a circa 22 interventi. Ora io dico, se fossi un chirurgo scrupoloso mi rifiuterei di operare una che per sua stessa ammissione gode ad essere operata perchè mostra gli inequivocabili segni di una patologia mentale.

Non potendo fare null'altro porta la madre dal chirurgo per una addominoplastica e chiede di assistere in modo che possa rivivere l'eccitante esperienza in un transfer che nulla ha di sano.

Questo modo di pubblicizzare patologie come se fossero cose normale è scorretto, fuorviante e inaccettabile.

Altra distorsione proposta dalla stessa serie è l'inveterata abitudine di eseguire più interventi chirurgici nella stessa sessione operatoria: dal naso al lifting insieme ad una lipo, un addominopalstica e perchè no, due belle protesi al seno. Il tutto come se fosse una passeggiata ed evitando di sottolineare invece come in questo modo i rischi diventino esponenziali.

Male, malissimo. Pollice verso su tutta la linea.

1 commento:

Giulianissima ha detto...

comunque per quanto mi riguarda il limite è stato superato ampiamente con la messa in onda di Nip/tuck: angosciante, lugubre, surreale