martedì 6 ottobre 2009

Come cambiamo

Quando ho letto I'll commento di Giulianissima ho pensato che nelle varie epoche della vita ho voluto cose completamente diverse: fondare qualcosa di grande a 20 anni, essere una grande giornalista a 25, una buona moglie e mamma a 30. Oggi a quasi 40 ho fatto le mie esperienze, ho imparato che alcuni titoli sono solo etichette senza contenuto. Ho capito e apprezzo le cose davvero importanti. Voglio una vita piccola piccola, una vita di quartiere e piccole cose. Una vita di sentimenti profondi. Una casa piccola e luminosa, un po' di sicurezza per mia figlia. Rifletto con le lacrime in tasca e penso che I'll 'momento' difficile dura da due anni. Troppi.

1 commento:

Giulianissima ha detto...

...finchè le grandi cose, anche sommariamente, non le realizzi, difficilmente apprezzerai la vita di quartiere e le piccole cose. basta guardare chi non è riuscito a conquistare quelle priorità che aveva in gioventù. tutti abbiamo amiche e amici che avrebbero voluto fare percorsi diversi e si accorgono, oggi,di non aver avuto cura di se stessi com'erano in passato.
poi, quando finisce la giornata e sai che, bene o male, hai scritto articoli perchè è il mestiere che volevi, hai fatto un giro per roma perchè è la città che desideravi ...bè...le piccole cose le cominci ad apprezzare.
non credo sia questione di etichette...essere madre o professionista sono dati di fatto, scelti e istituzionalizzati, spesso.