martedì 29 settembre 2009

Di figlia (per me) ce n'è una sola


Sai quelle mattine che ti alzi e capisci delle cose che ti colpiscono in viso come un pugno? Ti lasciano stordita per un attimo e tutto poi diventa chiaro.

Stamattina quello che ho capito è che fare la mamma è gratificante ma ora basta di fare la mamma a tutti: basta con l'amico che si sta separando, basta con quelli che non vogliono capire, basta anche con l'ex marito che approfitta della tua disponibilità. Basta. Basta con la comprensione per tutti.

E basta soprattutto con lei, con quella, la peggiore, che sul farti sentire sbagliata ci ha costruito una strategia. Ora ho capito, sono stata manipolata, ma avevo sei, otto, dieci anni e non capivo. Ora ne ho 39 e mi libero dalla gabbia del condizionamento.

Una idiota, se ci penso, ma quando hai un solo genitore che ti attribuisce cose che non ti sono proprie passi mezza vita a dimostrare il contrario e l'altra mezza a dare schiaffi morali.

Quindi corri, sostieni, aiuti e in cambio nemmeno una telefonata ogni tanto.

E allora VAFFANCULO. Ognuno per la sua strada. Hai fatto casino? Te lo risolvi, sei grande grossa, adulta, vaccinata, orgogliosa e presuntuosa. Mi hai dato della violenta, aggressiva ed egoista ed eri TU che eri così e proiettavi su di me. Negli ultimi anni ti ho fatto da madre. E' finita. Non pagherò più per i tuoi errori dei quali ti avevo avvertita, non verrò più in tuo soccorso tanto sei priva di empatia e qual che è più grave, di riconoscenza.

Non sai dire né grazie, nè scusa che vivi come parole umilianti mentre sono le più belle del mondo. Ora so quello che sono e lo sai anche tu. E quindi me ne vado a fare la mamma dell'unica persona che lo merita.

Ho capito la trappola, tardi forse, ma scusate, me ne vado e vaffanculo!

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