venerdì 1 maggio 2009

Avanti, c'è posto

Chissà perchè, ma si finisce sempre a parlare di uomini, noi amiche. E qualche volta finisce che anche un uomo si intrometta nella discussione. Parere interessante e forse interessato, il cui succo è: siete troppo aggressive e ci spaventate. Porto a casa il messaggio e ci rimugino. Di certo alcune di noi sono aggressive, altre vere e proprie iene. Ma a mio parere c'è anche molta semplificazione, ci attaccate un'etichetta in 20 secondi senza andare tanto per il sottile. Aggressive? E se fossimo solo determinate, o timide, o spaventate a nostra volta? E se fossimo costrette ad essere così perchè voi non è che ci date una gran mano? E se fosse che, come dice Goffman esiste un aspetto pubblico e uno privato? Io ad esempio con il mio uomo sono molto coccolona e accomodante, mi piace seguire, non sento l'esigenza di impormi, non imposto il rapporto con un uomo sul potere ma sull'amore, sul piacere di fare qualcosa per e con l'altro. Ma siccome nella vita ho tutto sulle spalle ho l'aria di una che lotta. Ma mica lotto 24 ore al giorno. E poi lotto perchè sono costretta, mica mi diverto.
Mettetemi di fianco una persona che mi sostiene, che non mi prende contropelo, a cui piace condividere la vita e dividersi il peso dei problemi e divento una gatta, tutto il tempo a fare fusa, tutta divano e coccole e poi da cosa nasce cosa perchè l'unica cosa che una donna non deve fare è usare il sesso come ricatto o merce di scambio.
Che ne sa, Professore, di me? Le assicuro che sono un pasticcino...ma lo deve sapere una persona sola, ed mettere qualche schermo, qualche barriera, è un antico metodo per selezionare. Il premio è per quell'uomo che dimostra di avere intuito e sa andare oltre le apparenze. Alla maratona di New York partecipano in molti, ma uno solo vince.

1 commento:

Spina ha detto...

Posso rubarmi il tuo post??? Devo metterlo necessariamente anche sul mio!!!!