giovedì 18 marzo 2010

Il terzo genere, e il quarto...e il quinto

Vi riporto questo articolo apparso su Repubblica relativamente al caso di un cittadino australiano a cui era stato attribuito dallo stato civile un sesso 'neutro'. Si tratta di un caso unico la cui marcia indietro delle istituzioni la dice lunga. In realtà la divisione del genere in due soli sessi è ormai superata da altre forme, meno nette ma non per questo meno degne di riconoscimento. Il problema è proprio questo, non riconoscerle significa lasciarle in un limbo dove sono escluse da possibilità sociali e umane.
La natura non è affatto perfetta o comunque ha previsto forme border line: alcune centinaia di bambini ogni anno nascono di sesso incerto a causa di genitali esterni mal definiti o doppi. Esistono sindromi genetiche come la Klinefelter con anomalie che rendono impossibile una categorizzazione in base a due unici generi riconosciuti attualmente. Esistono poi situazioni anatomiche nette che non corrispondono al 'sentire' psicologico degli individui. Insomma, tutte fattispecie con le quali sarà prima o poi necessario fare i conti per una integrazione morale di queste persone ora talora considerate cittadini di serie b.



SYDNEY - Era stata all'avanguardia, ma ora l'Australia fa un passo indietro. L'ufficio per lo stato civile del Nuovo Galles del Sud ha ritirato il certificato senza indicazione di genere a Norrie May-Welby, la prima persona al mondo certificata di sesso neutro, né uomo, né donna. L'ufficio ha annullato il nuovo certificato di nascita che aveva emesso il 25 febbraio, sulla base di una consulenza legale che ha giudicato invalida la descrizione "di sesso non specificato".FOTO - VIDEONorrie May-Welby, 48 anni, nato maschio, aveva cambiato sesso nel 1989 e quindi aveva ricevuto un attestato che lo dichiarava di sesso femminile. Norrie però, come vuole essere chiamato, "non si sentiva a suo agio con una identità solo femminile: la soluzione migliore per me è non avere un'identità sessuale", aveva detto. "Quando ho ricevuto la telefonata mi sono sentito come se mi avessero ucciso", ha detto oggi Norrie, che ha già presentato ricorso alla Commissione diritti umani. "La mia identità è stata divulgata in tutto il mondo, e ora il governo si riprende quello che mi aveva riconosciuto. Non poteva procurarsi prima la consulenza legale?". Dopo aver ricevuto il certificato si è registrato in quei termini con la banca, la motorizzazione e la sicurezza sociale, ha detto. Ora chiede scuse formali e un risarcimento.

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