giovedì 11 marzo 2010

La Torre di Pisa si raddrizza

In quasi dieci anni si è spostata di 28 millimetri verso la verticale: per i prossimi 300 anni non avrà più problemi
PISA – Per la prima volta nella sua storia secolare, la tendenza del campanile più famoso al mondo si è modificata e la spinta alla pendenza si è trasformata in un impercettibile, ma scientificamente significativo, impulso al raddrizzamento. In quasi dieci anni la Torre, 54 metri di altezza, si è raddrizzata di 28 millimetri. È accaduto in modo autonomo dopo la cura del «Dottore», alias Michele Jamiolkowski, già ordinario di geotecnica al Politecnico di Torino.
CONTRAPPESI - Negli anni Novanta un sistema di contrappesi e microgallerie realizzate sotto il prato di piazza dei Miracoli scongiurarono il collasso del monumento e lo raddrizzarono di 50 centimetri. Poi, nel 2001, i contrappesi furono tolti, i microcanali riempiti e sostituiti da una rete di sensori capaci di percepire il minimo movimento. Con la speranza che la pendenza si fosse fermata. Oggi, dopo quasi dieci anni, si può dire con scientifica esattezza che la Torre non solo si è fermata, ma continua a raddrizzarsi.

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