martedì 12 febbraio 2008

I segreti del camaleonte


Te lo dico con un colore
Il piccolo rettile avrebbe acquisito la capacità di cambiare colore per comunicare con altri individui e non per mimetizzarsi nell’ambiente. Uno studio su Plos Biology
Non per nascondersi ma per farsi guardare. Per questo si sarebbe evoluta la sorprendente capacità dei camaleonti di cambiare colore in pochi millisecondi. È quanto ipotizza uno studio australiano, pubblicato su PLoS Biology, che ha preso in considerazione diverse specie di camaleonti e le loro relazioni filogenetiche, mettendo in discussione le attuali teorie evolutive. Finora infatti si riteneva che possibilità di questi rettili di cambiare colore fosse nata dalla necessità di mimetizzarsi per sfuggire ai predatori.
È noto che i mutamenti di colore, dovuti alla presenza di cellule specializzate che si trovano sotto la pelle trasparente, sono utilizzati non solo per confondersi con l’ambiente, ma anche per esprimere “stati emotivi”, come la paura o l'aggressività nei confronti di altri individui prima e durante i combattimenti. E il fattore che, a un certo punto della loro evoluzione, avrebbe determinato l’insorgere della sorprendente capacità, sarebbe proprio la necessità di comunicare con individui della stessa specie. Per arrivare a questa conclusione, due zoologi dell'Università di Melbourne hanno comparato il comportamento di specie diverse nella stessa “circostanza”. Ponendo negli stessi habitat due maschi, uno di fronte all'altro, è stato possibile osservare e confrontare le modalità di variazione del colore tra le specie, e metterle in relazione con il comportamento, con il mimetismo e con le relazioni evolutive interspecifiche.
Secondo Devi Stuart-Fox and Adnan Moussalli, le variazioni cromatiche sono fortemente associate ai segnali diretti ad altri camaleonti, mentre le variazioni dell'habitat non sembrano essere affatto predittive dei cambiamenti di colore, cosa che ci si aspetterebbe se il meccanismo si fosse evoluto per rispondere a questa esigenza. Gli autori ritengono che il fenomeno si sia invece sviluppato per la comunicazione nei rituali di corteggiamento o nella competizione fra individui della stessa specie. (s.s.)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Una mattina in tunisia ne avevo trovato uno in un cassetto dell'albergo. Era tutto bianco e io ho pensatoosse morto. Ma saro' pirla? Aveva solo cambiato colore! (pero', che impressione!)