martedì 10 giugno 2008

Bombe... ecologiche

Il giornalista certo non ha colpa, ma permettetemi di dire che come invenzione è quanto mai bizzarra. Ti ammazzo centinaia di persone ma non inquinano. Ma è fantastico, chi è la mente eccelsa che ha partorito tale idea? E quale genio del marketing si è cimentato nella comunicazione? Ora si che mi comprerò una bella dotazione di molotov, ora si che sparerò si miei vicini molesti, tanto... non inquino.
Questo mondo mi stupisce in continuazione... boh!

L'Università di Monaco ha messo a punto dei nuovi materiali più potenti di tritolo e ciclonite che limitano le emissioni di carbonio nell'ambiente
Sono letali per l'uomo, ma rispettose del verde. Uccidono, insomma, ma senza inquinare. L'Università di Monaco di Baviera ha annunciato la messa a punto di una nuova generazione di esplosivi: una sorta di “eco-bombe” distruttive sì, ma non per l'ambiente. A sostenere la ricerca su questi materiali “innovativi” - le cui caratteristiche saranno illustrate in uno studio pubblicato il prossimo 24 giugno su “Chemistry of Materials” - dei fondi europei e statunitensi finalizzati alla produzione di sostanze alternative a tritolo (Tnt) e ciclonite (Rdx).
Gli esplosivi “classici”, infatti, presentano ancora troppi effetti collaterali controproducenti: deflagrano, questo è sicuro, ma comportano anche emissioni di carbonio fortemente cancerogene e, quindi, molto inquinanti per i terreni e le falde acquifere. Per non parlare, poi, del rischio legato a un'eventuale mancata detonazione o, al contrario, del loro innesco involontario a causa di qualche choc fisico (una botta improvvisa, per esempio, o una scintilla) al quale sono assai sensibili. Ecco, dunque, arrivare adesso questi nuovi composti in grado di ovviare a tali “disagi”.
Secondo gli scienziati tedeschi, infatti, le “bombe verdi” - che utilizzano una forma particolare di tetrazolio (composto usato generalmente in ambito farmaceutico) e sono combinate con azoto, anziché col carbonio – scoppiano rilasciando meno sostanze nocive. Unico neo: i primi test di laboratorio hanno registrato tracce di cianuro di idrogeno. “Mescolando i composti con un ossidante saremo, però, in grado di evitare la produzione di questi gas letali” garantisce Thomas Klapötke, tra i responsabili della ricerca.
Altro vantaggio di questi materiali (nominati Hbt e G2zt): le loro performance sembrano addirittura superiori a quelle di tritolo e ciclonite e si prevede un loro uso massiccio negli ordigni pesanti in uso su carri armati e navi. Infine – e questo sembra il vero dato positivo della scoperta - Hbt e G2zt sembrano rivelare, a differenza dei loro predecessori, una minore propensione alle esplosione accidentali: proprietà, questa, di non poco conto visto l'alto numero di incidenti che si registrano nelle demolizioni edili e nell'industria mineraria. (l.s.)
(Fonte: Galileonet.it)

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