martedì 10 giugno 2008

Premiata Sartoria San Vittore


Buone pratiche. E ho detto tutto. E poi vogliamo parlare del marchio? Assolutamente geniale.



Nel cortile della sezione femminile della casa circondariale milanese Barbara D’Urso ha presentato la prima collezione dell’atelier della Cooperativa Alice. Una passerella insolita. A San Vittore, sotto i flash dei fotografi e i riflettori, sfilano modelle con gli abiti della prima collezione della Cooperativa Alice, laboratorio sartoriale della casa circondariale, in piazza Filangeri 2. Per l’occasione, insieme agli abiti della “Sartoria San Vittore”, i 16 stilisti del “Made in Italy” presentano 3 proposte ciascuno dalle loro collezioni primavera-estate 2008. “E’ importantissimo far capire che dentro al carcere si può imparare un mestiere e dare così una svolta positiva alla propria vita” ha detto l’assessore alle Attività Produttive Tiziana Maiolo presentando ufficialmente in apertura della sfilata, il nuovo marchio “Sartoria San Vittore”. All’interno del cortile della sezione femminile l’attrice Barbara D’Urso, ha presentato i modelli della collezione. Abiti unici, in jersey, in morbidi volumi disegnati da Rosita Onofri arricchiti da fiori e organze intrecciate nel laboratorio di tessitura di San Vittore. In anteprima tre abiti da sposa che verrà proposta in autunno. Dal 1992 la cooperativa Alice, all’interno dei suoi atelier - uno a San Vittore, uno nel carcere di Opera e uno esterno, per le donne tornate in libertà - realizza abiti per case di moda, ma soprattutto costumi per il teatro e la televisione.

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