lunedì 30 giugno 2008

Bon ton meme


Periodo strano in cui penso a cose strane, sarà per distrarmi dalle rogne che mi affliggono e che nessuno mi aiuta a risolvere.

Mi sono cimentata, complice un vecchio articolo di D di Repubblica, a pensare alle 6 regole di bon ton alle quali non potreste mai rinunciare e siccome non sono di quelle che lanciano il sasso nello stesso momento in cui nascondono la mano, mi sono cimentata:

1 - il cellulare spento al ristorante (e la vibrazione in treno, se possibile)

2 - mai la sigaretta a tavola, nemmeno in terrazza

3 - il 'lei' a sconosciuti e a persone più grandi

4 - dare il posto in autobus a persone anziane e donne incinte

5 - raccogliere le deiezioni del cane

6 - l'educazione e la compostezza a tavola

E ora tocca a voi....

Se fate i bravi ho altri meme ....con questo caldo anche il cervello va in stand by...

Se 5000 vi sembran pochi...


ma come si fa a non amarlo? Lo assicuro io che ho le vesciche sulle mani dopo aver affrontato sola con un decespugliatore, erba alta un metro e mezzo, roba che per poco non mi ci perdo la bambina dentro....


Ma stiamo sulla notizia: il mio collega Andrea Assenza mi ha fatto scoprire l'esistenza di un COSO giardiniere, si tratta di un robot superintelligente che può essere programmato. Allora tu gli dici: tutti i giorni alle ore 18 e 30 vai e taglia il prato. Che siamo 100 metri quadri o tremila come nel mio caso lui a quell'ora esce dalla sua casetta, fa il suo giro, taglia tutto all'altezza voluta, riduce l'erba in pezzettini che fungono poi da concime e torna nella sua casetta dove si carica la batteria. In alternativa può avere una cella solare che utilizza l'energia naturale.


Il prezzo non è economico ma volete mettere avere sempre il prato perfetto? Un sogno irrealizzato. Per averlo ci vanno dai tremila ai cinquemila euro. Una follia per le mie finanze devastate, ma so che se lo avessi starei come Andrea e il suo amico, ore e ore a contemplare l'operato di Ambrogio, così come anni fa si guardava ipnotizzati la prima lavatrice in funzione.

giovedì 26 giugno 2008

Che barba

Che noia che barba, che barba che noia. Chi mi conosce sa che mi piacciono le situazioni dinamiche e invece in questi giorni la situazione e' di calma, piatta per lo piu'. Comincio a nutrire qualche dubbio su un rapporto di lavoro che a mio parere stenta a decollare e questo mi fa pensare che una ipotesi di lavoro futuro si stia vanificando come un ghiacciolo in questo momento di caldo torrido. Il fatto di non sapere se lavorero' a settembre mi pone in una situazione di ambiguita'. Vale la pena fare progetti? Che strana estate. Intanto a prescindere da chi verra' io me ne vado in Toscana. Chi c' e', c' e', si dice in questi casi.

80 kg in cerca di un padrone

LA SPEZIA, 26 GIU - Internet l'aveva messo nei guai,Internet l'ha salvato: Docky, il cucciolo di pastore del Caucaso di 80 kg finito al canile della Spezia dopo una cessionesfortunata attraverso contatti e-mail, e' stato adottato da un'appassionata di questi esemplari che ha saputo della vicendaproprio dalle notizie on-line. Docky era stato ceduto da un professionista di Milano ad unospezzino che, non sapendo gestire il cucciolo, si era rivoltoalle forze dell'ordine. Il cane, 18 mesi, era finito cosi' alcanile ma soffriva, per il caldo, per la reclusione, e per ladelusione dell'abbandono. Il tam tam della rete ha fatto girare la notizia. E cosi'un'animalista dell'Aquila ha avvisato la donna che risiede nellaprovincia milanese.
(Fonte: ansa)

mercoledì 25 giugno 2008

L'imitazione

Dicono che ti imitano solo quando sei davvero famoso, ebbene a me e' successo ieri sera e non mi sono mai divertita tanto.
Ero semisvenuta sul divano e avevo poca voglia di fare altro che non tenere accesi due neuroni (giusto nel caso fosse necessario reagire a qualche calamita' naturale) quando Puffy mi ha chiesto se avessi la forza di ridere.
Le ho detto che 'si', ne avevo la forza purche' cio' non comportasse scendere dal divano.
Quando mi sono girata era vestita con casco, impermeabile, scarpe col tacco, borsa e chiavi della moto in mano. Una me in miniatura. Perfetta. E poi la mimica: si e' tolta le scarpe, ha affermato "sono morta", ha poggiato tutto sulle poltroncine dell' ingresso e ha affermato: "ora mi sdraio sul divano e mi guardo Fox Crime".
Fantastica! La adoro piu' di ogni altra cosa al mondo.

martedì 24 giugno 2008

A lezione di seduzione.. universitaria


L'anno pensato all' Universita' di Singapore dove hanno inaugurato la Facolta' di seduzione. Il motivo e' un bassissimo tasso di natalita'che e' visto come una minaccia e un vero allarme sociale anche dal Governo del premier Lee Kuan Yew. Dopo aver provato altre strategie: balli organizzati, assaggi di vini per single, crociere low cost, ha ritenuto di mandare i cittadini a scuola di approccio, corteggiamento e seduzione. Se i giovani non vogliono fare bambini perche' sono troppo orientati alla carriera, se il sesso diventa materia di studio forse si potra' aggirare almeno l' ostacolo psicologico. Il problema e' ulteriore giacche' spiegano i demografi, il tasso di nascite e' basso tra le classi dirigenti e piu' alto tra i meno abbienti. Si teme quindi che il paese diventi un luogo di ignoranti. Il traguardo si rivela quindi piu' ambizioso: quello di avere figli si, ma da genitori abbienti, colti e privilegiati. E poi si critica l'ingegneria genetica...

La pattumiera che sa... leggere


Nella mia ricerca della "pattumiera differenziata" ho scovato un oggetto interessante di cui vi informo:


Per gli indecisi o per chi vuole fare più velocemente, senza il rischio di sbagliare, il designer Woo Seok Park ha ideato una pattumiera intelligente, BarCode TrashCan, capace di leggere i codici a barre dei rifiuti, di individuarne il materiale e destinarlo nel giusto bidoncino. Mi spiego meglio.
Per differenziare i materiali, in maniera sicura, basta avvicinare il prodotto ad uno degli sportellini della pattumiera; una volta che il lettore ottico ha letto il codice a barre e riconosciuto il materiale di cui è composto il prodotto da gettare, automaticamente si aprirà lo sportellino del giusto contenitore nel quale introdurre il rifiuto.

giovedì 19 giugno 2008

Eccelibro: L'eta' dell' incertezza


Vera Slepoj
L’eta’ dell’ incertezza
Mondadori
2008

Non e’ un momento facile per gli adulti quello che stiamo affrontando, figuriamoci per gli adolescenti. Afflitti da cambiamenti ormonali e cerebrali, gli adolescenti sono immersi sino al collo in un tessuto sociale dove gli adulti sono sempre piu’insicuri e non rappresentano validi punti di riferimento. Una societa’ monofamiliare, nucleare, isolata, senza valori. All’orizzonte solo insicurezza. In queste condizioni e’ difficile trovare il coraggio di abbandonare l’ unico rifugio sicuro. Inoltre gli adulti non facilitano le scelte consapevoli dei giovani. Hanno lasciato troppo spazio ad un sistema dei media che propone come modello un mondo virtuale e aggressivo. C’e’poi una smania di identita’ e protagonismo, che emerge anche in comportamenti antisociali, violenze, botte, stupri, bravate, vengono filmate con il telefonino e inoltrate su YouTube. L’adolescenza sembra non finire mai, e mancano i tradizionali e antichi triti di passaggio che Slepoj ripercorre, alla ricerca di nuovi metodi per identificare le figure morali che sappiano guidare questa transizione. In tutte le societa’, in ogni epoca, ci sono stati metodi per traghettare i bambini nel mondo dei grandi. I segni sul corpo, dolorosi come circoncisione e scarificazioni sulla pelle si sono trasformati in tatuaggi e piercing. Il segno che identifica il gruppo, il branco, il guerriero, un simulacro di iniziazione, un ingresso nella dimensione epica, ma non durano nel tempo, come le mode, effimere e transitorie, che identificano identita’ plurime.Mancano gli sciamani, le guide, coloro capaci di trasmettere sapere e segreti e quindi potere. PURTROPPO nella nostra cultura gli anziani non hanno piu’ un ruolo iniziatico. Nell’attuale societa’ complessa, si sono disgregate le tradizionali forme sociali di appartenenza, la classe, la famiglia, il vicinato, la generazione, ognuno e’ solo di fronte al difficile compito di scrivere la propria biografia. L’ eta’ incerta e’ l’ eta’ dellínquietudine, in bilico tra arroganza e inadeguatezza, tra spensieratezza e disagio.

Eccelibro: Perche' siamo antipatici?


Luca Ricolfi
Perche’ siamo antipatici?
Longanesi
2008

Il governo Prodi e’ durato meno di due anni dopo aver vinto sul filo di lana. Alle elezioni di aprile la sconfitta e’stata analoga a quella del Fronte Popolare nel 1948. La sinistra ha dovuto chiedersi ancora una volta perche’ risulta antipatica. Se lo chiede ancora una volta Luca Ricolfi che ammette dei miglioramenti: il discorso si e’ fatto meno astratto, le formule sono meno ambigue, il concetto che la sicurezza sia un diritto di tutti emerge con piu’ forza. Persiste invece – sembra – il complesso dei migliori, che in quanto tali sono anche incompresi. L’identita’ della sinistra si costruisce su questa presunta identita’ da primi della classe, da ‘fighetti’ delegittimando cosi’ se non proprio offendendo, gli elettori di destra. Insomma sembra che la sinistra perda proprio perche’ arrogante, presuntuosa e talora poco trasparente. Basti sapere che la quota di elettori che ‘tradisce’il proprio schieramento per passare a quello opposto ad ogni tornata elettorale e’ decisamente esigua: circa il 3%. La maggior parte di chi si reca alle urne considera solo due alternative: votare il proprio schieramento o non votare affatto.
Oggi la sinistra ha paura della destra al governo perche’ cé’ Berlusconi, mentre la destra non ha paura della sinistra, bensi’ e’ animata da uno stato d’ animo piu’ insidioso, l’antipatia. Derivata da una comunicazine chiusa, volutamente inaccessibile e incomprensibile che e’ saltata agli occhi proprio quando la nuova destra ha studiato messaggi semplici e alla portata di tutti. Paura delle parole, la cattiva abitudine di parlare per codici, e senso di superiorita’ morale. Utile lettura per i lettori di entrambi gli schieramenti perche’ si puo’ imparare tanto anche dagli errori altrui. Una sola cura e' possibile: correre ai ripari, finche' si e' in tempo.

Eccelibro: lavorare ai fianchi


Philippe Blanchemaison
Lavorare ai fianchi
Corbaccio
2008


E’ il libro per questo periodo prima che sia troppo tardi e che il panico da prova costume ci travolga. E’ stato una vera sorpresa, perche’ nonostante la copertina frivola e la promessa di rimetterci in forma con una applicazione di soli 8 minuti al giorno, al suo interno si rivela di un ampio rigore scientifico.
Ha il pregio, tra l’altro, di spiegare le ragioni fisiologiche dei cambiamenti che dovrebbero avvenire nel nostro organismo e quindi anche una come me, che abitualmente non legge questo genere di libri, l’ ha trovato interessante.
Alzi la mano chi non ha almeno un rotolino da odiare, una corvetta da modellare, una pelle che potrebbe dare l’impressione della buccia d’ arancia. Insomma, qualche magagna ce l’ abbiamo tutte. E il dottor Blanchemaison affronta con dovizia di particolari la ritenzione idrica e gli alimenti che la provocano, ma anche gli squilibri ormonali che affliggono molte donne. E poi ci svela come esistano piu’ tipi di cellulite e che ciascuna risponde ad un approccio diverso. Sino a svelare il segreto piu’ importante, che esistono alimenti che si comportano come spugne e che, eliminandoli, si e’ gia’ a meta’ dell’opera nell’ intento di sembrare il meno possibile ad un ippopotamo. Non solo cibo pero’, ma anche preziosissimo movimento, 8 minuti di esercizi particolari per rinforzare i muscoli e quindi tratte beneficio anche per vasi sanguigni e microcircolazione. Perche’ saran pure belli gli occhi neri o quelli blu, ma le gambe….

Eccelibro: Contro la bioetica


Jonathan Baron
Contro la bioetica
Raffaello Cortina 2008

Baron scrive questo libro sulla bioetica ma soprattutto contro i dogmatismi e le soluzioni preconfezionate. Accusa che la bioetica, nata come applicazione della filosofia alla biologia, sia ormai una costellazione di giudizi o di principi assoluti. A questa lettura umanistica contrappone la disciplina che conosce meglio, la teoria delle decisioni. La teoria delle decisioni e’ la diretta discendente dell’ utilitarismo potenziato dalla teoria delle decisioni razionali. Si, lo so, detto cosi’ sembra tutto molto complicato e in realta’ non e’certo un libro da ombrellone, ma per chi e’ interessato ai temi della bioetica, argomento piuttosto in voga da qualche anno a questa parte, trovera’ interessante la possibilita’ di approfondire un nuovo approccio. Soggetti che arrivano incoscienti al pronto soccorso come possono prestare il loro consenso? Soggetti con patologie mentali che commettono reati devono essere considerati in grado di intendere e volere o dovrebbero godere di attenuanti? Un bambino che nasce primo di cervello deve essere tenuto in vita il piu’possibile oppure lasciato semplicemente morire? Sono questioni ormai quotidiane, almeno in campo medico, alle quali questo libro si propone di dare una risposta diversa, meno standardizzata.

Riflessioni sull'infinito e l'ufficio postale


Strano momento. Fatto di niente. Poco entusiasmo, poca passione, sostanzialmente noia.

Ho perso qualche desiderio per strada, ma mi chiedo se sia proprio necessario averne.

Aspetto un pacco, una promessa. Ma anche questo non cambierà nulla. Non so se mi manca la continuità e la stabilità. Il 25 luglio scade questo lavoro e non v'è certezza della sua ripresa. Cosa mi piacerebbe fare? Non lo so. Il Tao consiglia, in questi casi, di non fare assolutamente niente, di assecondare il nulla. Ho ricevuto ieri il nuovo libro di Wayne Dyer edito da Corbaccio su una rilettura del Tao in versione occidentale. Forse ci vuole un po' per assimilare concetti così lontani dal nostro quotidiano come la dicotomia tra il desiderare, l'essere e il fare.

Ho sempre più voglia di andare in campagna. Ho bisogno delle mie rose che sanno di vaniglia, di piantare nuove piante, di toccare le zolle di terra girate dal trattore. Di rotolarmi nell'erba con la Gommosa e di giocare con lei alla pioggia: lei sotto l'ombrello e io che la spruzzo con la pompa a tutta manetta. E' troppo tempo che non torno.

Avrei voluto condividere il mio luogo preferito con qualcuno, ma non sono stata compresa nè accolta. Un essere complicato ha bisogno di persone più semplici accanto. C'è fuoco sotto la cenere... In me ora un estremo bisogno di tirare i remi in barca. Nel frattempo, tra un po' di bioetica e filosofia, beh, devo ritirare un pacco alla posta. La vita è adesso.

mercoledì 18 giugno 2008

L' uovo di Colombo????

Pillola placebo per calmare bimbi
Creatori assicurano effetti benefici rapidi
(ANSA) - LONDRA, 17 GIU - Serve a placare 'i piccoli dolori e sofferenze' dei bambini al posto delle coccole materne: e' una pillola dolce chiamata Obecalp. E' placebo scritto alla rovescia, da dare ai bambini per far cessare i piagnistei. Contiene destrosio ma i produttori dicono che l'effetto psicologico basta a calmare. I creatori, l'americana Efficacy Brands, assicurano che offre effetti benefici rapidi e consente di non ricorrere a medicine vere. che possono avere dannosi effetti collaterali.

martedì 17 giugno 2008

Gioie...la pagella


E'arrivata la pagella della Gommosa. Attesa con la giusta apprensione. Ne' troppa ne' troppa poca, insomma il giusto. Quella del primo quadrimestre mi aveva lasciata perplessa in alcuni punti. Avevo sottolineato l' esigenza di un maggiore impegno. La terza e' una classe difficile. Mica era anadata male, per carita', ma prevenire e' meglio che curare, lo sanno tutti.

Ieri la pagella l'ho spizzata come avrebbe fatto un consumato giocatore di poker e mi sono esplosi davanti agli occhi voti bellissimi. Non poteva andare meglio, tra cui un brillante passaggio da buono a OTTIMO in scienze. Orgoglio di mamma'.

Sono andata a prenderla in moto e anche se si studia per se stessi e non per il regalo, beh, ho ritenuto di farle un regalino a sua scelta. E' stata bravissima, ma anche se la pagella non fosse stata cosi' bella, beh, avrei tentato di capire.

La Gommosa invece, da perfezionista quale e', ha avuto da ridire sul voto in comportamento. Ma io sono assolutamente soddisfatta, anzi davvero felice. Entriamo in grande stile nella quarta elementare. Anche stavolta faremo del nostro meglio.

lunedì 16 giugno 2008

Per me

Ferma. Fermati. Prendi aria, respira. Sono successe troppe cose. Molte belle, tutte positive. Ma troppe. Non hai la forza per tutto. Ricordati che dire che sei Wonder Woman e' solo un gioco. Non puoi crederci davvero.
Sei dispiaciuta, lo so come sei fatta, ma non e' colpa di nessuno.
Si lo so sarebbe stato bello ma non e' stato. Basta. Ora riposa, prendi fiato, ascolta quel brano di Ne-Yo che ti mette tanta pace.
Si sarai malinconica e triste per un po', e' normale. Ci hai messo il cuore, certo. Quanti urti devi prendere? Quante volte prima che tu capisca? Non sei piu' capace, basta. Quando hai finito di essere capace non lo so. Forse quando e' morto papa' prima di potergli dire tutto, forse quando il tuo matrimonio si e' infranto sul muro dell' indifferenza.
Un dolore silenzioso che ha distrutto tutto. Si sa, sulle cicatrici non si sente dolore. Certo, dopo tutto e' meno vibrante, peccato o forse per fortuna.
Ora basta pero', e' ora di smettere di credere ai sogni.
Puoi ritirarti sotto le tue querce a riflettere, a godere di nuovo del verde dell' erbetta, a contare i fiori che vi nascono spontanei, cinguettio di uccellini appena nati, rose che profumano di vaniglia. Hai trascurato anche troppo tutto questo. Torna e rimani per un po'. Se hai fortuna quello che cerchi ti trovera'. Ma non ora, non ora.

domenica 15 giugno 2008

E prossimamente...lezione di karate




Con il Maestro Del Nero della Federazione Italiana Arti Marziali.

Per ora mi limito a una foto con il giubbino della federazione insieme al Presidente Bruno Gilardi e al Campione Augusto **

Lezione di sciabola...




Buffo lavoro, il mio, tra una diretta e un copione ci può scappare anche una lezione di sciabola...


Prima (non si usa più), seconda, terza, quarta ecc.


La mia faccia dice tutto, sono concentrata.


Il mio Maestro è Dario, meglio noto come lo Sciabolatore, della premiata Accademia Musumeci Greco.


Mi impegno molto, tra dieci anni saprò anche fare un assalto... comunque un consiglio, non provateci con i tacchi, risulta scomodo....

Cena con.. vaffa


Me lo sono beccato sano sano e probabilmente non lo meritavo, ma comprendo il risentimento se qualcuno ti dice 'non ti amo allo stesso modo'. Non rimani bendisposto, sei deluso, umiliato.

Ma a cuor non si comanda.

Giuro, ce l'ho messa tutta, ma probabilmente non ne sono più capace.

E quindi a metà tra i tagliolini alla bottarga (che Dio protegga Giampaolo Del Nero e tutta la Peonia) e la griglia di carne, sono stata mandata cordialmente a quel paese.

La mia reazione? Nessuna!

Non ho fatto un plissè e soprattutto sono diventata estremamente tollerante rispetto agli umori degli altri, bianchi o neri che siano.


Certo, ribadisco, che a prendermi dal verso sbagliato non si va molto lontano...Sono un gatto, un gatto stanco, ma sempre un gatto.

martedì 10 giugno 2008

Premiata Sartoria San Vittore


Buone pratiche. E ho detto tutto. E poi vogliamo parlare del marchio? Assolutamente geniale.



Nel cortile della sezione femminile della casa circondariale milanese Barbara D’Urso ha presentato la prima collezione dell’atelier della Cooperativa Alice. Una passerella insolita. A San Vittore, sotto i flash dei fotografi e i riflettori, sfilano modelle con gli abiti della prima collezione della Cooperativa Alice, laboratorio sartoriale della casa circondariale, in piazza Filangeri 2. Per l’occasione, insieme agli abiti della “Sartoria San Vittore”, i 16 stilisti del “Made in Italy” presentano 3 proposte ciascuno dalle loro collezioni primavera-estate 2008. “E’ importantissimo far capire che dentro al carcere si può imparare un mestiere e dare così una svolta positiva alla propria vita” ha detto l’assessore alle Attività Produttive Tiziana Maiolo presentando ufficialmente in apertura della sfilata, il nuovo marchio “Sartoria San Vittore”. All’interno del cortile della sezione femminile l’attrice Barbara D’Urso, ha presentato i modelli della collezione. Abiti unici, in jersey, in morbidi volumi disegnati da Rosita Onofri arricchiti da fiori e organze intrecciate nel laboratorio di tessitura di San Vittore. In anteprima tre abiti da sposa che verrà proposta in autunno. Dal 1992 la cooperativa Alice, all’interno dei suoi atelier - uno a San Vittore, uno nel carcere di Opera e uno esterno, per le donne tornate in libertà - realizza abiti per case di moda, ma soprattutto costumi per il teatro e la televisione.

Volare... galleggiare


L’ho scoperto durante una puntata di Dr. 90210 ed ha esercitato su di me un enorme fascino, non lo posso negare.
Il G Force One e’ uno speciale Boeing 727 modificato per ottenere al proprio interno una atmosfera priva di gravita’.
Al suo interno e’ un cargo in modo che le persone possano galleggiare nell’ aria e tutto questo mentre l’ areo e’in volo.
L’ apparecchio e’ diviso in due zone, una dove e’ possibile stare seduti e una dove si galleggia. Nelle pareti imbottite sono collocate numerose telecamere che documentano la particolare esperienza.
La Zero G corporation e’ una compagnia privata di turismo e intrattenimento che rende possibile l’ esperienza di un vero viaggio nello spazio.
Si tratta di una esperienza identica a quella degli astronauti della NASA.
Il viaggio dura 90, indimenticabili minuti e alla fine si possono ritirare foto, DVD, per la modica somma di 3950 dollari a volo. Tutto sommato a buon mercato…
Giornata pesante? Capo stressante? Moglie petulante? Una galleggiatine e tutto passa.
Scusa, a che ora parte il prossimo?

Bombe... ecologiche

Il giornalista certo non ha colpa, ma permettetemi di dire che come invenzione è quanto mai bizzarra. Ti ammazzo centinaia di persone ma non inquinano. Ma è fantastico, chi è la mente eccelsa che ha partorito tale idea? E quale genio del marketing si è cimentato nella comunicazione? Ora si che mi comprerò una bella dotazione di molotov, ora si che sparerò si miei vicini molesti, tanto... non inquino.
Questo mondo mi stupisce in continuazione... boh!

L'Università di Monaco ha messo a punto dei nuovi materiali più potenti di tritolo e ciclonite che limitano le emissioni di carbonio nell'ambiente
Sono letali per l'uomo, ma rispettose del verde. Uccidono, insomma, ma senza inquinare. L'Università di Monaco di Baviera ha annunciato la messa a punto di una nuova generazione di esplosivi: una sorta di “eco-bombe” distruttive sì, ma non per l'ambiente. A sostenere la ricerca su questi materiali “innovativi” - le cui caratteristiche saranno illustrate in uno studio pubblicato il prossimo 24 giugno su “Chemistry of Materials” - dei fondi europei e statunitensi finalizzati alla produzione di sostanze alternative a tritolo (Tnt) e ciclonite (Rdx).
Gli esplosivi “classici”, infatti, presentano ancora troppi effetti collaterali controproducenti: deflagrano, questo è sicuro, ma comportano anche emissioni di carbonio fortemente cancerogene e, quindi, molto inquinanti per i terreni e le falde acquifere. Per non parlare, poi, del rischio legato a un'eventuale mancata detonazione o, al contrario, del loro innesco involontario a causa di qualche choc fisico (una botta improvvisa, per esempio, o una scintilla) al quale sono assai sensibili. Ecco, dunque, arrivare adesso questi nuovi composti in grado di ovviare a tali “disagi”.
Secondo gli scienziati tedeschi, infatti, le “bombe verdi” - che utilizzano una forma particolare di tetrazolio (composto usato generalmente in ambito farmaceutico) e sono combinate con azoto, anziché col carbonio – scoppiano rilasciando meno sostanze nocive. Unico neo: i primi test di laboratorio hanno registrato tracce di cianuro di idrogeno. “Mescolando i composti con un ossidante saremo, però, in grado di evitare la produzione di questi gas letali” garantisce Thomas Klapötke, tra i responsabili della ricerca.
Altro vantaggio di questi materiali (nominati Hbt e G2zt): le loro performance sembrano addirittura superiori a quelle di tritolo e ciclonite e si prevede un loro uso massiccio negli ordigni pesanti in uso su carri armati e navi. Infine – e questo sembra il vero dato positivo della scoperta - Hbt e G2zt sembrano rivelare, a differenza dei loro predecessori, una minore propensione alle esplosione accidentali: proprietà, questa, di non poco conto visto l'alto numero di incidenti che si registrano nelle demolizioni edili e nell'industria mineraria. (l.s.)
(Fonte: Galileonet.it)

venerdì 6 giugno 2008

Buone notizie anti-Aids


Ecco il condom naturale anti-aids"Possiamo dimezzare l'epidemia"

SYDNEY - Scienziati australiani ritengono di aver trovato la chiave per bloccare il contagio di Hiv, usando l'ormone femminile estrogeno per creare un "preservativo vivente" negli uomini, proteggendoli dal virus. I ricercatori Andrew Pask e Roger Short dell'università di Melbourne hanno scoperto che applicando l'estrogeno alla vulnerabile pelle interna del prepuzio viene potenziata la difesa naturale contro l'Hiv. La crema all'estrogeno è un prodotto farmaceutico che le donne usano da una trentina d'anni contro l'atrofizzazione del dopo-menopausa. La sua prerogativa è quella di quadruplicare il sottile strato di cheratina, una proteina difensiva, presente sulla pelle. Prodotta dalle cellule epiteliali che ricoprono le superfici di tutti gli organi e particolarmente resistente, la cheratina altro non è che la componente principale di unghie e peli.

(L' articolo completo sul sito di Repubblica)

Buio in sala...ristorante


Non so se ci andrei, ma è una idea simpatica e trova posto ideale su questo blog.


Quando si tratta di andare a cena fuori alcuni di noi si accontentano di una semplice trattoria o della pizzeria sotto casa, altri invece preferiscono qualcosa di più ricercato, come un sushi bar o un ristorante francese. Altri ancora puntano sull’originalità e frequentano locali come la trattoria completamente automatizzata, il ristorante tra le nuvole o la tavola calda in tema pupù.A quest’ultima categoria, ne sono sicura, appartengono anche i frequentatori di Dans Le Noir, il ristorante completamente al buio.
Per entrare in questo curioso locale dovrete lasciare all’esterno qualsiasi possibile fonte luminosa, dagli accendini ai cellulari ed ai dispositivi elettronici, e proverete la curiosa esperienza sensoriale di mangiare in una sala completamente buia, senza poter osservare l’aspetto di quello che state gustando.Il locale offre quattro differenti “menù a sorpresa”, con prezzi che variano dalle 29 £ alle 37 £ (dai 37 ai 47 €), e con la possibilità di scegliere alternative vegetariane alle pietanze.Lo staff di camerieri è inoltre composto interamente da persone non vedenti, in grado di muoversi più facilmente in una sala in cui non esiste alcuna fonte di luce.Per ora Dans Le Noir esiste solo a Londra ed a Parigi, ma l’estrema popolarità di questa iniziativa lascia presagire l’apertura di altri locali nel resto d’Europa.

Cioccolato a prova di costume


Io credo che la persona che abbia simili idee sia un genio, non per l'utilità in se ma per la creatività...e quindi ve la propongo.


L’estate è alle porte, e la tanto temuta “prova costume” pende come una spada di Damocle sulle nostre teste. Il tempo per rimettersi in forma inizia a scarseggiare ed alcuni di noi sono già immersi fino al collo nei prodotti dietetici e contano le calorie ad ogni morso che danno.Se vi piace infliggervi questo genere di torture e non resistete alla tentazione di sapere quano è calorico ogni boccone che ingerite, avrete notato che da un pò di tempo a questa parte è sempre più facile trovare informazioni nutrizionali estremamente precise sulle confezioni dei prodotti.
Ma se non vi basta e vorreste calcolare con precisione l’apporto calorico di ogni briciola, vi farà piacere sapere che l’Agenzia per il Disegno e la Funzione, uno studio di design di Torino, ha ideato un prodotto che fa al caso vostro: Rompibollo, una tavoletta di cioccolato già divisa per porzioni, su ognuna delle quali è specificato il preciso apporto calorico fornito da quel pezzo di fondente.Il prodotto, per ora non ancora in vendita, è frutto di un’idea decisamente divertente. Ma fate attenzione: Rompibollo potrebbe finire col rappresentare l’ennesima fonte di stress per i poveracci che hanno deciso di mettersi a dieta per l’estate. Il mio consiglio? Una tavoletta al cioccolato che mente sulle calorie, per una volta.

(Fonte: Noantri.com)

@, amore della mamma...


Io non capisco cosa salti in testa ad alcuni genitori...


Di certo non si tratta di un nome comune nè per un occidentale nè in oriente ma, a quanto dicono i due genitori cinesi che intendono chiamare il figlio “@”, è un nome ispirato al loro amore per il figlio.In Cina, come anche nella maggior parte dei paesi anglofoni, quella che noi chiamiamo comunemente “chiocciola” viene letta “at” e pronunciata dai cinesi “ai ta”, che tradotto suona come “ama lui”. Una parola scelta dai genitori perchè richiama il concetto di amore, dunque.Il governo cinese ha annunciato quest’anno un provvedimento di legge che impedirà di utilizzare caratteri alfanumerici nei nomi propri ed imporrà unicamente l’utilizzo di ideogrammi appartenenti al cinese mandarino e ad altri linguaggi minori parlati nel paese.Ma già da tempo per molti cinesi quella del proprio nome è una questione spinosa: sono diffusi nomi che utilizzano ideogrammi tanto antichi da non essere neppure riconosciuti dai computer. L’approccio sempre più diffuso ad Internet ha reso la popolazione cinese più audace, e le nuove tendenze parlano di un certo allontanamento dalla tradizione dei nomi.Ancora non è noto se le autorità cinesi concederanno alla coppia di utilizzare la @ come un nome proprio per il figlio, e noi non possiamo fare a meno di chiederci come risolverà da grande la questione delle email: @@email.cn?

Fatti bella per Gesù


Nuove frontiere del marketing... questa non l'avrei creduta.


Fino ad ora su Noantri abbiamo trattato di numerosi prodotti a sfondo religioso, a volte ironici, come la Madoninna USB, ed altre volte preoccupantemente seri, come nel caso dei sandali di Gesù o del pigiama da crociato. Devo dire che di solito preferisco i prodotti appartenenti alla prima categoria, ed è pertanto con estremo piacere che oggi vi parlo della linea di cosmetici dedicata a Gesù.Con lo slogan “fatti bella per Gesù”, questa serie di prodotti per il corpo propone la figura di Cristo affiancata da due avvenenti signorine, ed include balsami per le labbra, creme per il corpo, creme per le mani, specchietti a forma di Gesù e beautycase e borsette.
Sulle confezioni possiamo leggere esilaranti esclamazioni come “Attira la Sua attenzione!”, oppure “Riscatta la tua reputazione!”, o anche “Mostrati al tuo meglio la Domenica”. E l’intero design della linea è decisamente di dubbio gusto.Ovviamente pensati per essere ironici, questi prodotti ditta statunitense Blue Q non hanno mancato di scatenare polemiche nel mondo cristiano e sono stati addirittura banditi dai negozi di Singapore, dove il 15% della popolazione è di religione cattolica.Se volete lasciare di stucco la vostra anziana e devota prozia, o semplicemente non sapete resistere ai prodotti kitsch come questo, vi torenerà utile sapere che il prezzo di un Mini-Kit completo di cosmetici dedicati a Gesù è di 19,99 $ (13,50 €), mentre un balsamo per le labbra costa 5,99 $ (4 €).

mercoledì 4 giugno 2008

Ci manca....

CASE CHIUSE: SANTANCHE', FARE UN REFERENDUM PER RIAPRIRLE =(AGI) - Roma, 4 giu. - Indire un referendum per riaprire lecase chiuse e' l'iniziativa di Daniela Santanche', che stainiziando a raccogliere le firme per promuovere laconsultazione popolare. "A 50 anni dalla nascita, la leggeMerlin va cambiata. Per dare strade sicure ai cittadini eliberta' dalla schiavitu' alle prostitute". Lo ha dichiaratioil leader di La destra, che sembra trovare l'appoggio di granparte della popolazione italiana come rivela il sondaggiolanciato da Donna Moderna. Infatti ben l'85% degli italiani dice "si' allariapertura". I sostenitori dell'iniziativa si dividono pero'sul fine: il 47% del campione afferma che cosi' verrannoripulite le strade, mentre il 38% lo vede come un modo perproteggere le prostitute. Il fronte del no e' la minoranza:solo l'11% degli intervistati pensa che abolire la legge Merlin(approvata nel 1958 prevedeva la soppressione delle case ditolleranza ndr) sarebbe semplicemente un ulteriore incentivoalla prostituzione, a cui si aggiunge un 4% che condanna:"Riaprire le case chiuse e' un atto immorale". (AGI)

PROFESSIONALITA'


Nel posto dove lavoro da un paio di settimane c'e' una persona che non posso non ammirare. Non fa molto, anzi alcuni dicono che non fa nulla, ma lo fa in maniera talmente sistematica ed abile da rasentare il talento. Nel frattempo si agita in maniera da simulare una attivita' intensa.

Insomma, non fa nulla ma lo fa in maniera altamente professionale. E in quanto tale, benche' deprecabile sotto il profilo etico, non si puo' fare altro che ammirarla. Quello che non fa, lo fa benissimo. Insomma, anche nel non fare ci puo' essere del genio.

Ingoia 8 magneti: bambina operata


E' stato neccessario intervenire chirurgicamente per salvare Haley Lents, una bambina di otto anni di Huntigburg, Indiana, che ha ingerito trenta palline di acciaio scambiandole per caramelle. La bimba ha ricavato i dieci magneti e le venti palline d’acciaio da un noto gioco di nome ’Magnetix’, prodotto dall'azienda Mega Brands. «Sembravano caramelle», ha raccontato all'emittente Cbs la piccola che è stata sottoposta a un intervento chirurgico di emergenza, con conseguente ricovero di due settimane in ospedale. Il padre di Haley, Jason Lents, ha raccontato che lui e la moglie non si erano accorti che la piccola avesse ingerito i magneti e le palline di acciaio e che l’hanno portata in ospedale due giorni dopo il fatto, dopo aver notato che la piccola soffriva forti dolori e non riusciva a stare in piedi. Le polemiche sulla presunta pericolosità dei suoi prodotti sono bloccate sul nascere dalla Mega Brands, che si è affrettata a declinare ogni responsabilità attraverso un comunicato uffiiciale. Il padre della bimba è invece molto critico nei confronti della ditta produttrice del giocattolo in questione: « Mia figlia è fortunata ad essere ancora viva». (Fonte: la stampa)


Ora scusate, a 8 anni puoi ingoiare il primo per sbaglio, ma se insisti con altri sette c'é una sola diagnosi possibile: bambina scema.

La favola del mare


C’era una volta un piccolo granchio rosso che vagava sul fondo di un mare azzurro e celeste. Era rimasto solo e si sentiva anche un po’ malinconico quando i suoi pensieri tristi vennero interrotti dalla vista di una magnifica medusa trasparente. I tentacoli brillavano ai riflessi del sole che accarezzava la superficie e, rapito da tanta bellezza, il piccolo granchio avverti’ dentro di se’ la magia del sentimento d’ amore. In quel momento passava da quelle parti un pesciolino azzurro, brillante e vivace che lo ammoni’: ‘con quella rischi di farti male’ma il giovane granchio dal guscio coriaceo riteneva che l’ amore non potesse nuocergli.
E quindi si mise a seguire la scintillante medusa dai movimenti sinuosi, troppo veloce per lui, che arrancava di lato, schivando ogni genere di ostacoli. Inciampo’ allora in una saggia tartaruga e rotolo’ a lungo sino a sbattere la testa su una montagna di pietra pomiche che lo lascio’ tramortito e dolorante. La tartaruga sorrise comprensiva e gli disse: ‘e’ sempre cosi’,sono creature straordinarie che ammaliano chiunque al loro passaggio, ma vanno solo ammirate, perche’ vivono in superficie e sono, per un piccolo ingenuo granchio, irraggiungibili. La bellezza talvolta va solo ammirata, non si puo’ pretendere di catturarla e tenerla per se perche’ una medusa catturata e portata sulla spiaggia da un bambino armato di retino, puo’solo morire e diventare viola’. Allora il granchietto comprese, i suoi occhi di onice si ammantarono di malinconia, ma solo un attimo. La bellezza della medusa dai tentacoli di ametista lo avrebbe accompagnato per sempre perche’ cio’ che e’ bello rimane nel cuore.