mercoledì 9 gennaio 2008

Sicily



Non c'è nulla da fare. La Sicilia è la casa dei miei avi e la porto nel cuore. Il terreno coltivato ad aranci (gli alberi), le arance mangiate sul posto, le mani appiccicose, la bocca ridondante del gradevole sapore asprigno. Non si staccano dalla pianta, mi dicono, si tagliano con le forbici ma io ne rubo qualcuna da terra, peccato sprecare tanta bellezza. Quelle senza picciolo non si possono vendere, ma a me non importa. Le bucce sul terreno lasciano una scia come quella di Pollicino ma non seguitemi, non venitemi a prendere, qui è già primavera....

1 commento:

Anonimo ha detto...

i miei aranci non sono così belli ! ! ! Anzi sono proprio brutti. Ma quando gli spremi sono una vera GODURIA.
Mx da Positano