domenica 8 febbraio 2009

Sabato di shopping


Ci siamo divertite molto. E poi siamo crollate. Letteralmente. Due ragazze distrutte. Abbiamo scoperto che con 200 euro si può fare moltissimo. Abbiamo portato a casa un vagone di vestiti nuovi per la Gommosa, una cinta nera con un cuore deliziosa, un cerchietto nuovo per me e una borsetta da sera chicchissima grigia lucida con una miriade di perline. Roba da cena alla Terrazza dell'Eden, nulla di meno. Ho già strappato l'invito. E poi un nuovo ombretto scurissimo, blu, bagliori notturni, le palpebre che dovranno sembrare un cielo infinito di stelle, un planetario.

Stampelle a quadrettini vichy viola per la mia camera da letto, un lucidalabbra nuovo, rosa chiarissimo, dalle mille pagliuzze che devono sembrare fuochi d'artificio nella notte.

Dopo la cena una passeggiata, a ridere o anche a camminare in silenzio godendosi la città e la reciproca compagnia. Sottobraccio perchè so che lui adora questo minuscolo, infinitesimale contatto fisico. Discreto. Mi appoggio, mi sostiene. Chissà. Piccoli progetti. Mi ha voluta al suo fianco, mi ha affidato alcune cose importanti. La sua fiducia mi fa stare bene. E poi, dopo avermi distrutta di lavoro mi porta a cena. L'ultima volta il riso milanese al salto che adoro. In un ristorante col caminetto acceso. E poi ho riso sino alle lacrime sulle storie dell'azienda, le segretarie. Ho riso talmente tanto che ho perso il treno. Ed è sempre colpa sua.

1 commento:

lauraricama ha detto...

Fare shopping con la figlia... è una sensazione meravigliosa che conosco!!!