Roma, Piazza Cola di Rienzo, sto facendo un salto in libreria ma la mia attenzione è catturata da un uomo. E’ anziano, ha la lunga barba bianca incolta. E’ un senzatetto, è ovvio. Siede su una sedia all’interno di una cabina telefonica, ha una coperta sulle spalle e una sulle gambe. E’ ricurvo e parla tra sé. E’ un’immagine che mi fa male, malissimo. Nessuno dovrebbe vivere in questo modo. Dargli qualche moneta è il minimo anche se qualcuno ti dirà che tanto ci si compra una bottiglia di vinaccio (che però lo scalda un po’) o le sigarette. Quell’uomo non ha altro e almeno questo bisogna concedergli. Le piccole consolazioni di chi è davvero solo. E sei davvero solo quando la gente se ti ha davanti gira la testa o cambia strada. Questo genere di solitudine e povertà spaventa e giriamo gli occhi per non pensare che potrebbe accadere anche a noi. Non ci chiediamo mai chi siano quegli uomini e quelle donne. Non ci fermiamo mai a parlare con loro.
A Vigna Stelluti, di fianco al bar Euclide dove i “signori” prendono l’aperitivo, siede, su una cassetta della frutta rivoltata, una signora. Una bella signora dai capelli scuri e gli occhi azzurri. E’ polacca. Sua figlia vive in Italia, il figlio è morto a 35 anni per un cancro, il marito non c’è più. E’ gentile e ti ringrazia con calore anche per una monetina. E’ una donna la cui nobiltà ti spiazza e mi fa sentire bene salutarla e chiederle come sta, come si fa con un conoscente. Lo faccio per lei? No, lo faccio per me stessa perché fare questo mi fa sentire meglio, mi fa sentire umana e buona. Spero faccia bene anche a lei. Io ogni volta che la incontro ringrazio Dio della fortuna che mi ha dato, della mia bella casa, della mia figlia sana, di fare un lavoro che amo, di andare ogni sera a letto sotto un piumino caldo.
Il dolore degli altri mi addolora, la loro solitudine mi atterrisce. Ma forse è anche sbagliato parlarne qui. Scusate lo sfogo.
1 commento:
Non deve scusarsi Signora Johann,
Lei è una persona straordinaria...
Anche a me addolora vedere qualcuno che si sente solo ed abbandonato...ieri sera mi ha commosso la fiction su Pantani...l'ha vista?
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