Oggi sono triste e amareggiata. A causa del mio carattere solare non mi succede spesso.
Comunque sia avevo deciso di fare un salto in libreria. Sono andata a Piazza Cola di Rienzo e lui era sempre lì. Il senzatetto di cui vi ho già parlato.
Stavolta mi sono fermata a parlarci un po’. Mi sono fermata con un sorriso e me ne sono andata piangendo, ma io sono un cuore tenero (mi hanno detto, benedicendo la mia ingenuità).
L’uomo che vive in una cabina telefonica si chiama Giulio, ha 78 anni, ha perso la casa 8 anni fa e da allora vive per strada. Nella cabina telefonica, seduto su una sedia ci dorme. Il suo più grande desiderio è dormire sdraiato. Le gambe sono gonfie, mangia male, beve e fuma. Ha avuto anche un brutto raffreeddore (vorrei vedere voi a dormire per strada). Qualcuno gli ha regalato una coperta. Cammina, ma è curvo. Attraversa la strada senza guardare e spera che Dio lo prenda con sé per ritrovare nell’Aldilà le persone della sua famiglia. Gli ho chiesto se avesse bisogno di qualcosa, mi ha detto ‘ho bisogno di 6 numeri’. Mi ha fatto sorridere, non ce li ho quei sei numeri. Mi ha raccontato una poesia in romanesco, una poesia amara.
Poco prima avevo, sbadatamente, sperato in un miracolo per me stessa. Ho fatto appena in tempo ed ho cambiato idea: se vi avanza un miracolo, per favore datelo a lui.
Se passate di la, salutatelo, dategli del denaro, quello che potete. Giulio è amico mio.
Se siete medici, vi prego, controllate se sta bene. Grazie
6 commenti:
Ho fatto un giro di telefonate. Alla Caritas non risponde nessuno. Ho chiamato i City Angels, un gruppo di volontari che opera a Milano e a Roma. Sono stati gentilissimi e mi hanno assicurato che manderanno una pattuglia a verificare la situazione con coperte e pasti caldi. Mi hanno ringraziata. Sono io che ringrazio loro e gli metto pure il link sul blog.
Signora Johann,
non ho parole...LEi è un angelo!!!
E' una persona davvero straordinaria!!!!
Se penso a tutte le iniziative cui partecipa ed al modo in cui lei si dedica agli altri mi sente una perosna inutile, un verme...
Grazie per la straordinaria lezione....
Caro amico Felix. Non lo voglio l'applauso, non lo merito. Vorrei solo che le mie parole inducessero a guardare queste persone meno fortunate. Tutto qui. Io non sono più brava di altri, ci sono persone che fanno molto molto più di me. Gente che serve alla mensa dei poveri (lo ha fatto anche la mia mamma e l'ho sempre ammirata). La prego, io stesso posso e devo fare di più. Non lo scrivo per vantarmene (non ho fatto nulla), lo scrivo perchè sappiate che dietro a Giulio, al suo odore sgradevole c'è una STORIA, c'è un uomo. Giulio oggi ha reso i miei problemi sopportabili. Io dormo in un letto caldo la notte. Lui dorme su una sedia.
Ma certo Signora Johann,
so benissimo che Lei non vuole vantarsi ma per me quello che fa non è affatto poco...persone come Lei ce ne sono poche...
Ha ragione, soffermarci a guardare queste persone più sfortunate ci fa capire che spesso diamo troppo peso a cose superflue e ci lamentiamo di cose risibili....
Fa davvero piacere leggere post così. Mi sento in buona compagnia.
Ciao Jo,
sono Anita una ragazza dei City Angels e sono contenta di essere tra gli "amici di sesto potere"...l'articolo che hai scritto su Giulio fa trapelare la sofferenza che hai provato nel sentire la sua storia e la voglia di voler fare qualcosa per la gente in difficoltà come il tuo amico. Ogni volta che vado a Termini (facciamo servizio tutti i mercoledì e giovedì alla stazione termini) conosco persone che hanno voglia di raccontare le loro vite, persone "sfortunate" ma con tanta speranza nel cuore. C'è chi non perde la speranza nel trovare un posto di lavoro, c'è chi continua a giocare i numeri al lotto nell'attesa della bramata vincita che cambierà la sua vita, c'è chi parla di politica e di quest'Italia che non và,che ci sogna di diventare musicista,c'è chi vuole tornare nella sua terra,c'è chi vuole una donna...potrei continuare all'infinito. Se noti, però, sono i sogni di persone normali. E sai cosa chiedono loro? Più di un pasto caldo o vestiti cercano qualcuno con cui scambiare quattro chiacchiere per non sentirsi soli e soprattutto per non sentirsi esclusi. A volte basta un semplice sorriso per farli sentire "persone". Non serve fare gesti eclatanti, basta poco.
Vabbè, chiudo quì il mio commento altrimenti non la smetto più e poi volevo dirti "perchè non vieni a Termini un mercoledì o un giovedì? magari diventi anche tu un Angel!!Ti assicuro che imparerai tantissimo.." Ciao Anita
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