giovedì 15 febbraio 2007

Vuoi salire la scala sociale, fatti allattare ma...


L'articolo che segue è stato pubblicato dalla Bbc inglese e ripreso dal Corriere della Sera. La giornalista che firma il pezzo sul Corriere (che non cito) l’articolo originale non lo ha nemmeno visto. Infatti ha tradotto il pezzo della BBC più o meno paro paro. In realtà dopo aver tradotto, pochi clic l’avrebbero portata a verificare i dati dello studio. Bastava andare sul sito della rivista che lo ha pubblicato (gli Archives of Disease in Childhood http://www.adc.bmj.com/) e leggere almeno il riassunto (che in gergo si chiama abstract).
Fatto salvo che anche i giornalisti della BBC scommetto che non sanno leggere uno studio clinico, l’impianto dello studio è sballato alla base.
Le conclusioni a cui salta sono semplicistiche perché il successo personale non può essere determinato da un unico fattore come l’allatamento. Vago e impreciso, perché non tiene conto, ad esempio, del fatto che magari le donne che hanno allattato sono state più presenti e hanno stimolato di più i propri bambini proprio nei primi, importanti, due anni di vita.
I giornalisti inoltre non si sono chiesti che diavolo di latte fosse quello che veniva somministrato ai bambini nel 1937. Io non lo so ma forse andava spiegato alle mamme che oggi il latte artificiale è nutrizionalmente adeguato, ricco in sostanze, vitamine e minerali. Insomma l’allattamento artificiale del 1937 non può essere paragonato a quello attuale e farlo, sia pure con l’obiettivo di promuovere l’allatamento al seno, è sbagliato.
Anche uno degli autori conclude dicendo che ‘i risultati dello studio andrebbero interpretati con cautela’.
Infatti io domattina potrei svegliarmi e decidere di analizzare mille studenti delle medie, dividerli in due gruppi, quelli che masticano la gomma tutti i giorni e quelli no. Poi valutare le loro pagelle e determinare, solo incrociando i dati, che quelli che masticano la gomma hanno voti migliori. Poi lo pubblico e mi faccio un sacco di pubblicità con una cavolata e soprattutto qualsiasi cronista mi riprende la notizia e se sono fortunata Vespa ne fa pure una puntata di Porta a Porta. Il fatto di avere dei numeri perché si sono incrociati dei dati non vuol dire che tra queste due cose ci sia una correlazione diretta causa-effetto.

Ma io sono una rompipalle e questo è arcinoto….


L'allattamento al seno materno non solo migliorerà le difese immunitarie del bambino, ma lo aiuterà anche a fare carriera

REGNO UNITO – Le nonne lo dicono da sempre: non c'è niente di meglio, per un bambino, che essere nutrito dal seno della mamma. E la scienza conferma: il latte materno favorisce in modo ottimale la crescita, migliora le difese del piccolo nei confronti di infezioni, malattie e allergie, e rafforza ulteriormente il rapporto tra madre e figlio. Inoltre – rivela uno studio britannico – rispetto ai bambini che succhiano il latte dal biberon, quelli che vengono allattati naturalmente hanno maggiori possibilità, una volta adulti, di risalire la scala sociale.
SENO E STATUS – I ricercatori della University of Bristol sono giunti a questa conclusione dopo avere tenuto sotto osservazione i primi sessant'anni di vita di 1.400 individui nati tra il 1937 e il 1939. Dall'indagine è emerso che i soggetti che da bambini erano stati allattati al seno hanno poi avuto carriere migliori e maggiori successi. Viceversa, i «figli del biberon» hanno avuto un buon 41 per cento di possibilità in meno di conquistare uno status sociale elevato, anche rispetto a fratelli nutriti dalla madre. Pare inoltre che, tanto più a lungo dura l'allattamento naturale, tanto maggiori sono le chance di guadagnare status.
QUESTIONE DI TESTA – Il dottor Richard Martin, capo del progetto, ha spiegato che l'assunto britannico parte dal presupposto che, nel lungo periodo, l'allattamento al seno abbia un risvolto positivo sullo sviluppo delle capacità cognitive e quindi sul quoziente intellettivo dei bambini, e che successivamente questo influenzi anche la capacità di risalire la scala sociale. Andrew Lyon, portavoce del Royal College of Obstetricians and Gynaecologists, ha dichiarato che «si tratta di uno studio affascinante, che supporta tutte le teorie a favore dell'allattamento naturale. Tuttavia – ha aggiunto Martin – gli stessi autori della ricerca ammettono che i dati emersi devono essere interpretati con cautela, e che sono necessari ulteriori approfondimenti prima di poter giungere a qualsiasi conclusione».

1 commento:

Anonimo ha detto...

Signora Johann,
Lei non è una rompipalle...semplicememente Lei ama sempre documentarsi bene sulle cose e non sparare cavolate....
Io ho sempre pensato che Lei invece è una che "ha le palle"...in senso figurato si intende!!!