Cortona, provincia di Arezzo, ospedale. La pediatra di mia figlia mi informa di una lieve infezione alla ‘cicalina’… e continua a parlare. Io non ho capito ma fa niente, non sempre il mio cervello è allineato al fuso orario degli altri esseri umani. Poi la pediatra, una donna devo dire molto simpatica oltre che sagace, mi guarda con fare interrogativo e mi fa: ‘allora ha capito, signora, la cicalina…’ Il mio sguardo smarrito deve essere più eloquente di mille parole, se mi parlasse cinese sarebbe la stessa cosa e infatti lo capisce perché mi chiede: ‘scusi, ma voi come la chiamate, la…la…la vagina insomma?’ Al che io riemergo dal mio stato di ebete, e affermo con piglio deciso, felice di essere finalmente tornata alla realtà e, soprattutto, ad una lingua che posso comprendere: “patatina!!”. E devo avere un tono piuttosto orgoglioso perché ho l’impressione che la dottoressa stia quasi per applaudire. Scopro così che a Cortona, la cosina delle bambine si chiama ‘cicalina’.
E non per ragioni pruriginose ma solo per curiosità letteraria vorrei sapere come la chiamavano i vostri genitori quando eravate piccole, e come veniva denominato il ‘pisellino’ o ‘pistolino’.
Per dovere di cronaca in Toscana non si dice ‘culetto’ come a casa mia, ma ‘culino’ che già mi fa un po’ ridere. Siccome si tratta di indagine culturale e non pornografica andiamoci piano e limitiamoci a ciò che si può pronunciare e soprattutto voglio sapere i nomi con cui si indicano ai bambini e non come chiamate quello del vostro partner in camera da letto (anche se ho saputo che alcuni hanno un vero e proprio nome di persona).
E non per ragioni pruriginose ma solo per curiosità letteraria vorrei sapere come la chiamavano i vostri genitori quando eravate piccole, e come veniva denominato il ‘pisellino’ o ‘pistolino’.
Per dovere di cronaca in Toscana non si dice ‘culetto’ come a casa mia, ma ‘culino’ che già mi fa un po’ ridere. Siccome si tratta di indagine culturale e non pornografica andiamoci piano e limitiamoci a ciò che si può pronunciare e soprattutto voglio sapere i nomi con cui si indicano ai bambini e non come chiamate quello del vostro partner in camera da letto (anche se ho saputo che alcuni hanno un vero e proprio nome di persona).
6 commenti:
Signora Johann,
è troppo divertente!!!
Mai sentito parlare di cicalina...quando ero bambino sentivo parlare di farfallina o di patatina come anche nel suo caso....
quanto al mio ricordo che lo chiamavamo "pesciolino"..un nome alquanto banale credo...non me ricordo altri...
Da voi in Toscana invece quale definizione insegnate ai bambini?
Sempre per la cronaca, a casa mia la chiamavano 'passerina'. Quello dei maschietti era 'pisellino', ma credo che i termini più fantasiosi siano stati inventati per noi femminucce. Comunque questo episodio dimostra che, tra le Casalinghe, io sono Susan, la separata simpatica ma talvolta imbranata :).
Ti segnalo,sempre in Toscana, la versione "pippetta" e "pippetto" per l'organo maschile...
Simpatica sì ma non la più imbranata! Lei sarebbe una casalinga sui generis...colta, intelligente, ironica ed affascinante..
da noi in Puglia si chiamava 'rosellina'... siete pregati di apprezzare la vena poetica e il richiamo all'olezzo fragrante del pulito odoroso!!
In Campania so che si parla di 'farfallina'... forse con un malizioso sospetto di futura vita sentimentale frivoletta!
Il pisellino resta pisellino...
cara ....Susan, ti leggo solo ora...... e sono daccordo con te, oltre che molto divertita!
Al fine di dare un contributo, che sono certa risulterà prezioso, alla tua ricerca, voglio farti sapere che mia nonna ha insegnato a mia madre a chiamarla "bobina" e che io, poveretta, ho dovuto imparare da sola, tra l'ilarità generale delle mie compagne di giochi, che questi nome non era, per così dire, usuale per la romana "patatina"!
Baci
Bree
Posta un commento