domenica 6 aprile 2008

Sull'uso della fede, matrimoniale


Ci sarà ben una ragione se quando ti sposi ti scambi una fede. Ci sarà ben una ragione se ad un erto punto smetti di metterla. Le scuse? Mi sta stretta, non sono abituato, ho paura di perderla. E le declino al maschile perchè i refrattari all'anello matrimoniale sono proprio gli uomini.

Mi spiace dirlo, ma se un uomo non mette la fede, almeno inconsciamente vuole lanciare un messaggio: in realtà sono disponibile. E in qualche modo trae in inganno perchè se sei una donna sola, e incontri uno carino, un'occhiata alla mano sinistra la dai, salvo scoprire poi che non solo è sposato ma magari ha sei figli.

E' invece molto difficile che sia una donna a non indossare la fede. Le mie amiche ce l'hanno tutte, bella lucida, scintillante, accanto alla riviera di brillanti donata per la nascita del primo figlio. Non la levano se sono insoddisfatte e nemmeno se sono infelici.

Io la mia l'ho tolta molti mesi dopo la separazione e nonostante fosse una meravigliosa fede di Tiffany con brillanti non sono più riuscita ad indossarla. Aveva troppi significati, non le si può più attribuire un valore ornamentale.

Coerenza femminile?

Non so, so solo che quando il mio ex compagno mi ha regalato un magnifico solitario, io ho ricambiato con una fede, che appena ha potuto è stata chiusa in un cassetto con una scusa. Salvo poi scoprire che faceva proposte di convivenza a donne incontrare su internet. Insomma, da copione.

La fede lancia un segnale: ho preso un impegno. Poi tutto si può discutere. Ma non portarla significa: ho preso un impegno a cui non sento in profondità di aderire. Teniamone conto.

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