martedì 30 gennaio 2007

Faccio outing: Hello Kitty, I love you


Sono consapevole di essere malata, ma non voglio guarire, non voglio essere aiutata. No, voglio vivere sino in fondo questa doppia personalità. La seconda è una bambina che vive in un mondo irreale di gattini bianchi, con le ali da angioletto, fatti di strass, colori pastello e una profusione di fiocchetti. Sto parlando della mitica gattina Hello Kitty, invenzione Made in Japan da alcuni decenni (io ero ancora una bambina e già ne andavo matta). Ho gli adesivi attaccati sul cellulare, sull’Ipod, i ciondoli appesi alla borsa di Vuitton, un adesivo anche sulla carta di credito, scrivo con la penna di Hello Kitty, disegno con la matita, cancello con la gomma. Pupazzi di Kitty mi fanno compagnia mentre lavoro, tutti in fila sulla scrivania.
Per un certo periodo di tempo o non ci ho più pensato oppure effettivamente era sparita dalla circolazione, mentre qualche anno fa circa 3 o 4 è tornata, più bella che mai, in una gamma di oggetti da far impallidire. Oggi a 37 anni suonati ci sono ricascata. Non vi dirò la mia fonte, ma ho scoperto che oltre a borse, blocchi notes, portafogli e ciondolini vari esiste il mouse a forma di testa di gattino, il porta lenti a contatto, il lettore mp3, il cellulare, il kit sale e pepe, ma anche il coprivolante, la copertina, il corpipoggiatesta da auto, la tazza, la teiera, gli adesivi profumati ecc. ecc. Insomma un mondo a parte, il mio, che condivido a suon di litigate con mia figlia di 7 anni. Già perché io e lei le cose di Hello Kitty ce le litighiamo e se compro una matita per me e per lei no succede un casino che a paragone il conflitto arabo-israeliano sembra una scaramuccia.
Hello Kitty non è roba da moderati, roba forte, di quelli che nemmeno coi farmaci stanno meglio, non c’è gruppo di auto-aiuto ha mai recuperato un HelloKitty-dipendente.
Oggi su un sito di aste online ho speso 5 euro di spedizione per un oggetto che ne costava 2 e il mio compagno ha cominciato ad avere qualche dubbio sulla mia sanità mentale. Al momento sono in attesa che mi mandino una collana di perle e fiocchetti con ciondoli, un braccialetto idem e un cappellino rosa con il musino del gattino di strass rosa. Il mondo di Kitty è un universo delicato e delizioso, di cui amo circondarmi.
E’ grave, lo so, ma sto sempre meglio di quelli che si sono comprati i plettri da chitarra firmati Sanrio e Fender, quelli si che sono nella strada del non ritorno. Hello Kitty, I love you.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Gentilissima Dott.ssa Johann,
per caso mi sono ritrovato a leggere il suo blog, lo trovo molto interessante, sia per gli argomenti trattati che per la professionalità con cui riporta le notizie.
Mi soffermo brevissimamente su il "mondo" di Hello Kitty, in questi ultimi anni in effetti si vede sempre di più ed impazza tra grandi e piccini. Anche mia moglie piace molto, per non parlare di mia figlia, che ultimamente ha apposto una foto di H.Kitty sulla mia patente.
In questo mondo pieno di guerre e sofferenza, un momento di magia non fà male.
Buona serata

Anonimo ha detto...

Signora Johann,
non sapevo neppure dell'esistenza di questo hello Kitty...beh ma non è malata...ognuno ha le sue manie ed i propri oggetti da collezionare...io adoro collezionare monete antiche..a dir la verità ho abbandonato questa mia passione da qualche anno però ne ho tantissime...