mercoledì 24 gennaio 2007

Non c'è pace nel pollaio

Dopo l'aviaria...ecco una nuova strategia per mettere in ginocchio il comparto degli allevatori avicoli. Si sospetta che il bambino fosse un nano della Cia infiltrato nel colosso orientale.
Ciò che mi perplime è che ora anche la Reuters si applichi in tali esempi di giornalismo d'inchiesta, roba da far tremare i polsi alla Gabanelli.

Cina, oltre 400 polli muoiono per le urla di un bimbo spaventato
PECHINO (Reuters) - Centinaia di polli sono stati trovati morti in una regione orientale della Cina e un tribunale ha sentenziato che a provocare questa "ecatombe" sarebbero state le urla di un bimbo di quattro anni spaventato da un cane che abbaiava . Lo scrivono oggi alcuni giornali locali. La serie di eventi quantomeno bizzarra è iniziata quando il bambino è arrivato in un villaggio nella provincia orientale di Jiangsu la scorsa estate, assieme al padre che consegnava bombole di gas, secondo quanto scrive il Nanjing Morning Post. Un abitante del piccolo paese ha raccontato che il bambino è salito su una finestra, e di lì ha cominciato a urlare a lungo, dopo essere stato spaventato da un cane." Un vicino ha riferito alla polizia di aver sentito il bambino urlare mentre un altro abitante del villaggio ha confermato che il ragazzino urlava arrampicato sulla finestra", scrive il giornale. Un tribunale ha sentenziato che le urla del bambino erano "l'unico suono anomalo" e che 443 polli spaventati hanno cominciato a calpestarsi gli uni gli altri fino a morire.

Certo che nei villaggi cinesi non succede proprio nulla se sono ridotti a pubblicare sta roba.

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