lunedì 29 dicembre 2008

Piangere fa bene, anche agli uomini.


POSSONO essere lacrime di dolore, di gioia o di sollievo. Oppure si può stare male e tenere tutto dentro, prolungando i tempi del malessere ma senza che nessuno se ne accorga. Eppure basterebbe lasciarsi un po' andare e sfogare le forti emozioni in un pianto liberatorio per stare meglio perché piangere non è da deboli e può anche fare bene. A sostegno di quello che molti avevano già intuito o provato con l'esperienza arriva ora una ricerca condotta da Jonathan Rottenberg, assistente di psicologia alla University of South Florida di Tampa, uno dei pochi scienziati che si sia concentrato su una materia così difficile da studiare. "La capacità di piangere fa parte dell'essere umano", ha puntualizzato Rottenberg, "il pianto ci accompagna durante tutta la vita, da quando siamo bambini ai momenti cruciali dell'età adulta come matrimoni, nascite, lutti". Non esiste molta letteratura medica sul tema, spiega Rottenberg, perché la maggior parte degli studi si è concentrata sul pianto in età infantile. Perciò lo studioso ha avviato un progetto con i colleghi Lauren M. Bylsma e Ad J.J.M. Vingerhoets della Tilburg University in Olanda per capire se piangere faccia bene anche agli adulti. I risultati sono pubblicati dalla rivista Current Directions in Psychological Science e la conclusione è che in molti casi il pianto "guarisce". La ricerca si basa su un sondaggio condotto tra oltre tremila persone in 30 Paesi. Il 60-70% dei partecipanti ha risposto di essersi sentito meglio dopo aver pianto e solo un decimo ha riferito che le lacrime hanno peggiorato la situazione. Secondo gli scienziati, una spiegazione può essere che chi piange attira l'attenzione su di sé, spingendo alla soluzione del problema. "Questo è vero soprattutto per gli uomini. Se un uomo piange, vuol dire che la situazione è grave", ha spiegato Rottenberg, "allora siamo spinti a riflettere e a cercare una soluzione".
Perché gli uomini piangono meno delle donne? "La differenza non si nota da bambini, ma da adulti", ha osservato lo studioso, "e quindi è culturale: agli uomini viene insegnato che non è da maschi piangere. Non c'è niente di più sbagliato", ha aggiunto però Rottenberg: "A un funerale, a una nascita, a un matrimonio anche un vero uomo può concedersi le lacrime".


(Fonte: La Repubblica )

1 commento:

Anonimo ha detto...

bonne et heureuse année 2009

merci pour ton commentaire sur mon blog

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bonne visite sur ce site

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marie christine