venerdì 5 dicembre 2008

Un'energia della Madonna


Per quanto piccolo, lo Stato di Città del Vaticano produce, come qualsiasi altra nazione, emissioni di carbonio e inquinamento. Da mercoledì la sede della Chiesa ha fatto un importante passo verso l'eco-sostenibilità mandando al tempo stesso un chiaro messaggio all'intera Chiesa cattolica.

L'enorme tetto della Sala Nervi, dove il Papa tiene le udienze generali e dove si svolgono i concerti per il Santo Padre, è stato infatti ricoperto con 2,400 pannelli fotovoltaici per fornire energia per l'illuminazione, il riscaldamento e l'aria condizionata. Dopo settimane di prove, il sistema ha iniziato a funzionare poche ore prima che il Papa tenesse la prima "udienza generale ecologica nella storia del Vaticano".

Il nuovo sistema, che produrrà 300 kilowattora di energia pulita all'anno per la sala conferenze e le strutture circostanti, costa 1,2 milioni di euro ma è stato realizzato dalla società leader tedesca SolarWorld e donato al Vaticano. Permetterà di ridurre le emissioni di 225 tonnellate e risparmiare circa 80 tonnellate di petrolio ogni anno.

Ma il progetto non si ferma qui: secondo fonti interne, il Vaticano avrebbe intenzione di installare un altro impianto analogo in un area di 300 ettari di sua proprietà a nord di Roma, utilizzata per le trasmissioni di Radio Vaticana. Il sistema permetterà non solo di dare energia alle antenne ma l'eccesso potrà essere trasferito sulla rete Nazionale italiana, rendendo di fatto Città del Vaticano un esportatore di energia pulita.
Più in generale, è intenzione del Vaticano ottenere almeno il 20 percento della sua energia da fonti rinnovabili entro il 2020, ampiamente in linea con gli standard dell'Unione Europea. Il premio nobel per la fisica Carlo Rubbia, presente all'inaugurazione del sistema, ha lodato il programma: "E' un'iniziativa molto coraggiosa".

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