domenica 30 marzo 2008

Torino, il salotto d'Italia

Quelli che dicono di Torino che è una città triste devono essere invidiosi. Io l'ho trovata bellissima, piena di palazzi chic, di piazze sconfinate, di gallerie retrò. Sanpietrini dappertutto, alla faccia dei miei tacchi a spillo, negozi carini ed Hermes, che sta bene ovunque. E' stato un giro breve ma mi sono sentita a casa, se è vero che nelle migliori pasticcerie della città vendono le violette candite. E ho detto tutto. E poi le Langhe, magnifiche come le ricordavo, anche se non è la loro stagione, ancora. Tutte campi di noccioli e filari di vite.
Il meglio del mio viaggio è stato però l'intervento chirurgico al quale ho assistito (del quale vi risparmio i dettagli) e cibo e vino.
Per una che mangia poco e beve ancora meno mi sono esibita al meglio.
Al Montecarlo di Torino ho assaporato un patè accomapagnato da una marmellata di cipolle di Tropea che avrebbe fatto resuscitare un morto, accompagnato da un Nebbiolo di Prunotto del 2002 che personalmente non ho apprezzato come avrebbe meritato. Gli agnolotti erano fantastici e il fritto di costolette e carciofi mi ha trovata già stremata. Non ho il fisico, è arcinoto...
L'indomani siamo stati in una piola, insomma, una trattoria frequentata da locali dove ho mangiato benino ma bevuto benissimo. Da citare un Verduno Pelaverga (vitigno autoctono e semi sconosciuto ai non piemontesi) davvero particolare e notevole. Un rosso speziato che vanta un retrogusto di pepe bianco, che bevuto a pranzo ti mette ko per il resto del pomeriggio, ma pazienza... E di nuovo a cena una sfida: i peperoni arrosto con bagna caoda (che adoro) e poi un piatto di formaggi locali fantastici (raschera, castelmagno, bra, un pecorino fresco, formaggi a base di latte di capra, pecora e mucca) coperti di un miele delicato e annaffiati da un notevolissimo Barbaresco. Il tutto assaporato a La Morra, nei pressi del magnifico Ristorante il Belvedere, in una vineria assolutamente deliziosa, la Vineria San Giorgio, Via Umberto I, 1.
Tornata a Roma ho moderato un incontro elettorale, sono andata a casa, mi sono sdraiata alle 18 e mi sono svegliata stamattina alle 7, per un totale di 13 ore secche di sonno!
Ebbene si, sono una professionista!

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