giovedì 15 gennaio 2009

Dishclots ma.....




Ci mancava solo questo. Il trip dei 'dishclots', fatti a mano, ai ferri per la precisione. Diamante non aveva altro da fare che trovare un nuovo oggetto del desiderio, irrinunciabile per tutte noi, knitters e ricamatrici. E ora? Dove lo troviamo il tempo di comprare il cotone? E i ferri 5? E poi a che ora perderemo la vista per confezionare la spugna per i piatti che non avremo mai il coraggio di usare? Non lo so proprio, ma ammetto: sono deliziosi e li voglio. A coppie: rosso col bordo bianco e bianco col bordo rosso, meglio se sul fragola. E ovviamente crema e lilla, in tinta con la mia cucina provenzale. Mia mamma ha già detto che non ne vuole sapere nulla, la pensione mica fa rima con punizione... Mi rimane pagare e sperare.


Ma, ve lo dico sin d'ora, i miei non toccheranno acqua nè sapone. Con un piccolo, strategico anellino, saranno delle dolci pattine appese al nuovo appendino in ferro battuto dono di Natale della Mamy.


Abbiate pietà.


2 commenti:

Gallinavecchia ha detto...

Pattine? Intendi pattine da pavimento?!? Orrore... se non riuscirei mai a lavarci i piatti figuriamoci se potrei usarli come pattine da pavimento... sacrilegio!
Al limite riuscirei ad appenderli come presine, che poi però non userei ugualmente.. credo che essenzialmente servirebbero per la gioia degli occhi, che comunque non è certo poco!

un abbraccio a te e alla Gommosa
:-)

Gallinavecchia ha detto...

Grazie per il chiarimento, mi pareva davvero impossibile tu potessi pensare di farne quell'uso a dir poco oltraggioso!!! ;-)))
Buffo, qui per pattine si intendono quegli stracci o pezzi di lana da mettere sotto le scarpe per non rigare il pavimento (usavano essenzialmente negli anni 60 quando venivano lucidati a specchio con la cera dalle brave massaie di una volta).

:-)