venerdì 9 gennaio 2009

Il cervello è fatto... a maglia

Telencefalo, diencefalo e tronco encefalico: dimenticate la consistenza molle e spugnosa di queste parti del cervello e immaginate ricami colorati, punti a uncinetto, morbide curve di maglia. Non siamo a un corso di taglio e cucito ma al Museo delle Scienze di Boston, che attualmente ospita l'unica riproduzione esistente di cervello realizzato a maglia. Non si tratta del capriccio di un artista eccentrico ma di una fedele riproduzione eseguita da una psichiatra. Con lana, seta e cotone, materiali che richiamano la consistenza della nostra materia grigia molto più di un modellino in plastica. Ad aprire la strada all'estro dei "neuroartisti" è stata la psicologa Marjorie Taylor, docente presso l'università dell'Oregon, che qualche anno fa osservò per la prima volta il proprio cervello in fotografia: una danza di rosa e blu intrecciati a sfumature indaco. "Una meraviglia. Ho subito pensato che per la corteccia cerebrale sarebbe stato perfetto il velluto". Ed è così che è nata una nuova forma di arte visiva, quella che potremmo definire dei "cervelli in tessuto". Realizzati senza interpretare, tenendo fede alla scienza. Seguendo la sua prima ispirazione, Taylor ha realizzato il primo pezzo in velluto blu su sfondo argentato. "Ci è voluto molto tempo, sono opere che richiedono pazienza e attenzione". Dopo di lei, altri artisti hanno tratto ispirazione dalle neuroscienze. La psichiatra Karen Norberg, del National Bureau of Economic Research di Cambridge, in Massachusetts, ha creato ad esempio una riproduzione anatomica del cervello. A maglia. Tra dritto e rovescio le ci è voluto un anno per terminare il lavoro e il risultato finale è strabiliante. La corteccia cerebrale ha delle pieghe tanto verosimili da sembrare vere e l'intera struttura riproduce perfettamente la parte interna e le connessioni tra gli emisferi. Come tutte le opere d'arte, anche questa è unica e irriproducibile: "Si tratta di un lavoro fatto con amore - confessa la Norberg - può essercene solo un esemplare al mondo".
(Fonte: La Repubblica)

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