venerdì 2 gennaio 2009

Punto e a capo...danno
















L'ho sempre detto e lo ripeto: il Capodanno mi fa venire i nervi. Con quella smania di divertirsi e sperare in chissà cosa come se una data sul calendario possa fare la differenza. Non la fa, ma la gente ha bisogno di credere in qualcosa che non dipenda da sè e dal suo destino. Io non ero esattamente dell'umore e avevo le penne ancora arruffate dagli ultimi eventi quando mi sono detta: no, non mi voglio piangere addosso e soprattutto quando stai male è meglio stare con gli amici e lasciarsi coccolare. Non ho dato grande rilievo alla news e alla fine la serata è trascorsa. Bene perchè non sono stata costretta a fare uno show, perchè con le mie amiche posso essere come mi pare e perchè mi sono sentita in famiglia. Lì tra loro, i loro bambini che mi chiamano zia e i loro mariti che in fondo mi vogliono bene mi sento a casa. Anche se sono quella senza marito, quella che accanto alla sedia un compagno non ce l'ha per tanti motivi. Non mi sono sentita a disagio perchè lì sono Jo e basta e quindi sono stata bene, anzi benissimo. Con le mie amiche con lo smalto rosso e un fiocchetto di velluto scarlatto al collo, con nove bambini dai 3 ai 9 anni che hanno fatto un lieto e delizioso casino, con la tovaglia rosso Carolina che mi ha rallegrata. Grazie Bree, è stato un Capodanno splendido e pieno di affetto.

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