domenica 22 luglio 2007

Nonna ti amo

Ho parlato diverse volte di mia nonna sul blog e si sarà capito quanto io la amassi e quanto lei meritasse di essere amata perchè era così semplice da essere speciale.
Allora da alcuni mesi io e la mi mamma abbiamo cominciato ad appuntare tutti i modi di dire che aveva nonna e che mi sono rimasti attaccati alla memoria e al cuore. Li ripeto spesso e questo vuol dire che lei è dentro di me e lì non morirà mai.
Si, lo so, hanno significato solo per me e la mia famiglia, ma chissà che qualcuno non ne conosca alcuni o abbia voglia di raccontarmi i modi di dire di casa sua.
I nostri, sono molto singolari, colpa delle radici sicule e arabe.
Ecco una lista:

Tu che sei scienziata...(rivolto a me quando volevo chiedermi spiegazioni su qualcosa...tipo il funzionamento del telecomando)

Per non sapere nè leggere nè scrivere...

Adesso vengo e mi spiego

A proposito di Cavour, dove sono le mie ciabatte? (Frase rimasta nella storia e ripetuta spesso)

Urasbuk (parola araba di significato incerto che significa qualcosa tipo 'stavo pensando la stessa cosa'...)

Fischia... (se c'era qualcuno che andava in cucina dove c'era qualcosa da non assaggiare)

Come ti chiami... (nel bel mezzo di una conversazione, dall'agitazione perdeva il filo..)

Che nicche e nacche cassatelli Pasqua...(intraducibile ma tipo 'che c'entra???')

Tanto ti dian di dote.. (se la dose di quello che le davi era insufficiente)

Gugliata lunga, maestra matta (durante il cucito)

Santa Madre Maria prima la mano vostra e poi la mia (quando si doveva cominciare qualcosa di particolarmente complicato)

Sant'Antonio peloso peloso (invocazione usata quando si perdeva qualcosa)

Picio Pacio malato (il suo personaggio, quando voleva farsi fare le coccole)

Pesciolino della nonna (io)

Ci vorrà una seconda puntata...

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ah, le nonne e la loro saggezza. La nonna dei miei figli, cioè mia mamma, anche lei aveva molti modi di dire particolari, legati spesso ad antichi proverbi veneziani. Te ne dò qualche perla.
- Quando ti vedrò in gondola brucerò il materasso ("el pagiòn"): realizza quello che vuoi fare prima di distruggere quello che hai già.
- Co man non prende, canton di casa rende: se non trovi più quello che cerchi, prima o poi salterà fuori.
- "Bessi, pugni o basi": denaro, liti o amore, questo è quello che bisogna aspettarsi quando prude il naso.
- "Avanti col Cristo, chè la procession se ingruma" (si accalca): morale di un racconto popolare per indicare di darsi da fare, altrimenti il lavoro si accumula.