mercoledì 29 agosto 2007

Hic et nunc


Vorrei che questa giornata scorresse in fretta. Aspetto l’ora di tornare a casa e stare tra i miei divano bianchi, i vasi blu, i fiori lilla e viola. Ho bisogno di stare da sola e metabolizzare. Ho voglia di pensare e ricordare. Devo rallentare altrimenti fondo il motore, anche se la strada e’ libera e la tentazione di scaricare il contachilometri e’ forte. Provare a saggiare la tenuta di strada in condizioni estreme. E invece no, scalo, rallento, mi godo un paio di tornanti, altrimenti rischio di non apprezzare il paesaggio e invece ci sono molti particolari da scoprire. Come disse qualcuno il bello del viaggio non e’ arrivare a destinazione. Non avevo mai pensato come la destinazione fosse un concetto che da’ l’idea di finitezza, di conclusione. Anche se forse tutto e’ destinato a concludersi prima o poi. O forse no perche’ moriamo nel corpo, ma forse continuaiamo per l’eternita’ ad essere spirito. Per chi ci crede e’ un’idea molto consolante. Oggi sono di buonumore, sono possibilista.
Non voglio fare progetti. Hic et nunc.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ogni tanto fai bene a correre...