venerdì 27 aprile 2007

Mollare...


Resistere. Lottare. Perseverare. Tenere duro.
Sembra un bollettino di guerra, invece è la vita di ogni giorno. Almeno la mia.
Oggi vorrei proporvi di inserire un nuovo termine in questo vocabolario, il verbo “mollare”.
Si dice mollare gli ormeggi per indicare la partenza di una barca. Devi slegare, staccare, per poter andare e solo se vai puoi tornare.

Mollare non è arrendersi, è fare una pausa, sospendere, dare a se stessi una tregua. Fermarsi a contemplare un prato, l’auto sul bordo della strada, perché ti è piaciuta quella sfumatura di verde e vuoi riuscire ad imprimerla nella memoria. Fermarsi a guardare un papavero senza staccarlo dal gambo perché è troppo perfetto.
Fermarsi a metà strada per riprendere fiato ed energie.
Fermare il mondo e scendere perché stufa di inseguire qualcosa che quando abbiamo ottenuto è già consumato e vecchio della nostra fantasia.
Avere il coraggio di fermarsi a guardare gli altri che corrono e hanno anche dimenticato dove stanno andando, tanto sembra che l’unica cosa che conti sia mostrare al resto del mondo che si, stiamo correndo anche noi, in una maratona tutto sommato un po’ assurda. Moriremo stanchi, è sicuro, e sulla mia lapide farò scrivere: ‘E’ tutto sonno arretrato’.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Appena ho visto la foto pensavo ti fossi appassionata alla Coppa America! Scherzo Jo, sei sempre di esempio con le tue parole...
Bacio
Fan n.1