domenica 27 maggio 2007

My compilation

Tra le varie cose che ho fatto durante la mia trasferta americana c'è stata la Compilation. Ho scelto con grande cura la musica da sentire nel corso del viaggio e ora ve la propongo. Se la selezione vi è piaciuta e volete acquistarla sarò lieta di inviarvela, masterizzata su un CD rigorosamente viola.
Prima tappa.
Partenza da Roma e viaggio verso New York via Monaco e Francoforte:
  • I'll fly for you - Spandau Ballett
  • Seven days - Sting
  • Lovelight - Robbie Williams
  • You don't know my name - Norah Jones
  • Do ya think i'm sexy - Paris Hilton
  • By night forever - Rosario Giuliani
  • The blessing - R.G.
  • Sul sentiero - Sergio Cammariere

Nella business lounge, sorseggiando la mia bevanda preferita quando sono all'estero: un Bloody Mary senza vodka ma condito di tutto punto e se c'è un gambo disedano, tanto meglio:

  • The runaway - Janet Jackson
  • Don't cry - di Faith Evans (solo in caso manchi il sedano)

Ore 19.50 anzi 20.59 atterraggio a NY, ho ascoltato:

  • Nightlife - Sergio Mendes

Gli echi del tramonto si diffondono sui vetri dei grattacieli, ci sta bene:

  • Living for the city di Stevie Wonder
  • You're not a man - Syleena Johnson
In volo verso Chicago, quando la città è sotto di noi ma le nuvole sono ancora protagoniste assolute del paesaggio:
  • Let's take a ride - Justin Timberlake
  • Heaven - Kelly Rowland

Per l'atterraggio ho pensato di omaggiare il bravo Mario Biondi che qui farebbe un figurone. Grazie anche ad Attilio che me lo ha fatto conoscere un attimo prima che diventasse famoso anche perchè - e non è poco - ci ha suonato insieme, quindi:

  • Burning Tree - Mario Biondi

Dopo questa intensa e talvolta concitata cavalcata americana mi preparo al ritorno a casa. Ho preso alcune decisioni, ho nuovi spunti di riflessione. La musica?

  • No place like home della compilation Club Med divinamente suonata - alla chitarra - da Attilio e cantata da Mario Biondi ante fama globale. E poi il titolo è perfetto anche se, lo giuro, me ne sono accorta solo dopo.

Atterraggio a Francoforte:

  • the hidden agenda - Craig David

Finalmente a casa: l'unica musica possibile è la vocetta di mia figlia, l'unico strumento accordato il suoi baci bavosi sulla mia faccia.

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