martedì 1 maggio 2007

Primo maggio, festa del lavoro

Scrivo da Reggio Emilia, durane un fine settimana tutto storto: partiti per la campagna abbiamo trovato la luce staccata (grazie Enel) e abbiamo duvuto proseguire per Reggio dopo una sosta al Valdichiana Outlet Village dove la pargola è stata rivestita a prezzi umani e le amiche omaggiate di regalini vari. Poi via nuovo per l'Emilia, shopping, riposo, gelatoni per merenda, e oggi, primo maggio, io personalmente lavoro. Delizia e talvota croce di ogni libero professionista. L'Avvocato ad esempio è a Roma che legge le 15mila pagine di una causa, chi è a Palmi, chi non si sa dove. Sono a tutti vicina col pensiero tra un articolo su Google e uno sugli usi del Botox. Io festeggio così. Forse per perdonare a me stessa che qualche volta mentre gli altri sgobbano io mi ritaglio qualche ora di punto croce.
Comunque, avviso ai naviganti (siamo sotto Louis Vuitton Cup): comincio ad essere un po' stanchina ed ho davvero bisogno di una vacanza VERA del tipo: in panciolle sotto una palma per sette giorni con una pila di libri, l'ipod, la maschera e le pinne e un mare da cartolina.
Siete avvisati, se sparisco non mi trovate, cercherò un'isoletta senza telefono, senza campo al cellulare e senza connessione internet.

Nessun commento: