mercoledì 30 maggio 2007

Teoria del caos


Mi piacciono le persone capaci di farmi riflettere, quelle che mi propongono una chiave di lettura a cui non avevo assolutamente pensato. Mi arricchiscono, è ovvio e quindi le apprezzo. Tendo talvolta a non avere mezze tonalità, o bianco, o nero e quindi il primo che mi mette sotto al naso una scala di grigi è molto apprezzato. Avendo un caratterino piuttosto forte ho anche delle idee piuttosto precise ma non sono così stolida da non tenere in considerazione l'opinione degli altri.

Le critiche non mi fanno piacere ma le accetto se mi fanno crescere e se non sono gratuite.

Non sono perfetta e lo so benissimo, conosco i miei limiti e alcuni di essi ho davvero voglia di superarli.

Conosco anche i miei difetti, alcuni lati spigolosi, un certo caratteraccio, ma ho un pregio: parlo chiaro e non mando messaggi tra le righe. Quello che dico vuole essere sempre diretto, lineare, chiaro. Quindi quando non vengo capita, quando quello che dico viene travisato, quando mi si attribuisconon messaggi collaterali mi dispiaccio moltissimo. Io sono la classica persona per cui le parole sono un patrimonio inestimabile, e ne faccio un uso molto accurato. Mi servono per focalizzare, capire, esprimere emozioni e sentimenti. E quando vengo fraintesa il dolore è enorme. D'altro conto quando si è in due ognuno mette nella conversazione e nella comprensione di essa il suo vissuto e il suo modo di essere.

Io sono complicata ma chiara e mi secco se mi attribuiscono retropensieri. Si, complicata, ma non incomprensibile, anzi le mie chiavi sono piuttosto semplici.

Ma ho una mia natura ben definita e non riesco a tradirla, non riesco a recitare, a fingere o a mentire. Quello è uno zoccolo duro che non posso sradicare, pena non essere più me stessa e a me Jo piace molto, con tutti i suoi difetti e tutta la sua voglia di non commettere lo stesso errore due volte di seguito. Quando non posso essere me stessa smetto di interagire e mi smonto, il mio entusiasmo scivola via come un rivolo costante e inarrestabile, e sento il bisogno di rifugiarmi nella compagnia di persone che credono a ciò che dico e ne comprendono perfettamente il senso perchè prive di sovrastrutture. Ma non ci avrete capito nulla e a stento ci ho capito qualcosa io.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Cosa c'è da capire? Sei lineare e corretta, hai tratto delle lezioni dalla vita, esigi sincerità.
Ti capisco benissimo. Un abbraccio.