venerdì 2 febbraio 2007

Giovani con la Sindrome di Peter Pan, non sono daccordo


E' Peter Pan il modello degli adolescenti italiani. Un'intera vita di spensieratezza senza mai farsi carico di responsabilità: sognano un futuro di libertà, scappano all'idea di diventare, un giorno, genitori. Ecco come gli adolescenti progettano il loro domani. Un domani nel quale il diventare madre o padre non viene neppure preso in considerazione tanto da non preoccuparsi se comportamenti a rischio, come droga, alcol, fumo o malattie trascurate possono compromettere la loro capacità procreativa. Un circolo vizioso da spezzare: lo hanno affermato gli esperti riuniti oggi a Roma in occasione di un convegno promosso e presieduto dall'onorevole Dorina Bianchi, vicepresidente della Commissione Affari Sociali della Camera, dal titolo "Sapere oggi per diventare genitori domani". Sapere, perché l'unico modo per spezzare questa cultura della "non genitorialità" è proprio l'informazione. Non solo dei ragazzi. I genitori di oggi sono complici dei loro figli: lo dimostrano le statistiche Istat che rivelano come i ragazzi italiani escano di casa alla soglia dei trent'anni e solo quando è ora di sposarsi. Con il compiacente appoggio di mamma e papà felici di averli in casa.

(Fonte: Salute Europa)


Ma io non sono daccordo. Lo scorso anno ho insegnato all'Università a Siena, quindici studenti di vent'anni e poco più. Ragazzi svegli, interessati, attenti, con tanta voglia di autonomia, di crescere. Forse non di avere figli ma di laurearsi e trovare un lavoro che piace. Gente seria e impegnata, altro che Peter Pan. Una bellissima esperienza con una generazione che non conoscevo. Il problema è un altro, che questo paese non offre molte possibilità di emancipazione dalla famiglia di origine. Il lavoro è precario, i contratti di tre mesi in tre mesi non permettono di affittarsi una casa. Mettere su famiglia è complicatissimo. Ce li abbiamo fatti diventare noi dei Peter Pan e la maggior parte dei genitori vorrebbe vederli sistemati, altro che essere contenti di averli tra i piedi a trent'anni. I politici leggono i fenomeni sociali come pare a loro, ma è nato prima l'uovo o la gallina?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Signora Johann,
dice bene....i politici con i loro mega stipendi cosa possono saperne delle difficoltà della gente comune...
Ricorda quando Montezemolo disse s Striscia che un maglia della Ferrari da 100 euro costava poco!!!