venerdì 23 marzo 2007

India: boom di madri surrogate


L'utero vola all'estero


Dopo i call center e lo sviluppo dei programmi informatici, in India arriva l’outsourcing dell’utero. Sempre più coppie occidentali sterili si affidano a donne del Terzo Mondo disposte a portare avanti una gravidanza per conto terzi, in cambio di una cifra che, seppur contenuta, può cambiare loro la vita. Thomas e Karen, californiani, hanno trovato sul web una madre in affitto a Calcutta, per circa 3800 euro contro i 38mila che avrebbero dovuto sborsare negli Stati Uniti. In India ogni anno nascono tra i 100 e i 150 bambini da madri surrogate su un totale mondiale di 500-600. Oltre ai bassi costi medici, ad attirare aspiranti genitori a Nuova Delhi è la legislazione più aperta che permette di impiantare fino a cinque embrioni alla volta, a differenza di paesi come Gran Bretagna e Italia dove il numero massimo è limitato a due.
Ma i figli low cost rappresentano solo una piccola parte di un fenomeno in continua crescita: il turismo medico. Le mete preferite sono i paesi del Sud-Est asiatico dove norme più permissive e prezzi stracciati per cure e ricoveri attirano pazienti dall’estero. Un rapporto dell’India Brand equità Foundation stima che entro il 2008 gli addetti al settore sanitario saliranno da 20mila a 200mila ed entro due anni il giro d’affari legati ai viaggi della salute arriverà ad un miliardo di dollari.

Fonte: Panorama 15 marzo 2007

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