martedì 13 marzo 2007

Piacere o rifiuto? Come decide il cervello


Uno studio dell’Università “La Sapienza” e della Fondazione Santa Lucia
QUANDO IL CIBO GRATIFICA TROPPO O IL BUIO METTE PAURA?
ECCO COME NEL CERVELLO GLI STIMOLI DIVENTANO PIACERE O RIFIUTO:
INDIVIDUATO IL SISTEMA CEREBRALE CHE REGOLA MOTIVAZIONI ED EMOZIONI
Nuove possibilità di terapie farmacologiche per gli stati di dipendenza, bulimia, depressione e fobie

E’ nella corteccia prefrontale del cervello che vengono regolati gli stati motivazionali e le esperienze emozionali che seguono stimoli gratificanti - come cibo, alcol, droga e sesso - e quelli cosiddetti avversivi a specifiche sostanze o situazioni. Lo ha dimostrato per la prima volta uno studio italiano svolto a Roma dal gruppo del prof. Stefano Puglisi-Allegra* presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università “La Sapienza” e il Laboratorio di Neurobiologia del Comportamento della Fondazione Santa Lucia. La ricerca ha svelato che è un unico sistema cerebrale, costituito dalla corteccia prefrontale e dal nucleus accumbens (NAc), a regolare quegli stimoli che possono dare piacere, ansia, disgusto o addirittura fobia; inoltre si è visto che le conseguenti risposte di ricerca o avversione dipendono da uno specifico neuromediatore, la noradrenalina. I risultati dello studio italiano sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista statunitense “Proceedings of the National Academy of Sciences” (PNAS) ed aprono la strada alla comprensione della “ricerca compulsiva” di sostanze come droghe o cibo, - ad esempio nelle tossicodipendenze e in alcuni disturbi alimentari quali la bulimia e il “binge eating” - ma anche dei circuiti cerebrali implicati nei comportamenti patologici tipici della sintomatologia ansiosa/fobica e della depressione.


(Fonte: Ufficio Stampa IRCCS Santa Lucia)

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