venerdì 30 marzo 2007

Addio Caligola, piccolo grande amico

E' stato un amico fedele, anzi potremmo dire un "amicio".
E' cresciuto con Gianni, MariaRosaria, Massimiliano, li ha visti diventare adulti ed è rimasto con Nonno Pippi, fedele guardiano dell'officina.
Si sono fatti compagnia sino a ieri Caligola e Pippi quando il pelosone ha deciso che era il momento di lasciare i suoi amati umani e riposarsi per sempre nel paradiso dei gattoni.
Mi ci ero affezionata molto al pelosone che usciva dal suo nascondiglio se Gianni loo chiamava perchè ad una coccola del padroncino non si rinuncia. E poi un saluto ai bimbi, da cui accettare una grattatina in mezzo alle orecchie, ma non troppo perchè sono stanco e ormai ho più di vent'anni e ho sempre più voglia di riposare.
Dolce Calli, addio e scusa se una volta ti ho portato le crocchette al pesce, non me lo ricordavo che tu il pesce non lo potevi proprio vedere.
Ci mancherai, a tutti, dolcissimo e longevo AMICIO.
(Anche a Jo, Grace e Mush)

C'è pacco e pacco


Pacco dono, in questo caso.
E non è nemmeno Natale.
Quanto mi piacciono i regali fuori stagione....

E quanto mi sono divertita a 'rufolare' nello scatolone inviato da Mari pieno di presidi per la bellezza mia e di Grace.
La piccola fanatica ha scelto per sè i due dentifrici di AZ Natura, a me ha lasciato il resto, tra cui l'AZ complete Expression che adoro e di cui ho sempre apprezzato la pubblicità (chissà se la trovo su You Tube...).

Lo spazzolino elettrico, poi, è la mia passione, e viene a fagiolo rispetto la mia disdicevole pigrizia sull'argomento 'lavarsi i denti', cosa che mi annoia...

Insomma, il sorriso della famiglia Mason è assicurato almeno sino al 2008.
E in merito all'AZ complete notte, fornito insieme ad una pecorella di peluche, beh, alla pecorella ho dovuto rinunciare, è stata devoluta alla pargola, ovvio.

Per risvegliare il sorriso è meglio andare a dormire? Ma che questo slogan lo hanno fatto pensando a me?????
Grazie Mari!!!!!!!

giovedì 29 marzo 2007

Solo 15 anni ancora

...forse anche 13, così faccio conto paro.
Cosa intendo?
Penso al futuro e preparo qualche idea così sarò
pronta.

Tra 15 anni circa mi ritirerò in Toscana e farò quello che ho sempre desiderato, stare in mezzo ai miei adorati cavalli.
Credo che comprerò un grande casale diroccato e ne farò un delizioso B&B con altrettanto delizioso ristorante con pochissimi e raffinati coperti.
Una cucina toscana rivisitata e poi il resto della giornata in sella a occuparmi dei miei amori.

La tenuta sarà dedicata in parte alla pensione di cavalli al pascolo, a cui dare una vecchiaia serena.
Creature meravigliose a cui faranno compagnia cani e gatti sfortunati, zoppi o anziani che troveranno nella mia casa cibo caldo, coccole e una cuccia calda.

Nel tempo liberò scriverò i miei libri. Con calma e per piacere. E ora scusate, devo andare a strigliare i puledri.

Un marito è per sempre

Ci potete giurare e ora ancor di più perchè una compagnia britannica (la LifeGem) ha trovato il modo di sintetizzare dei diamanti a partire dalle ceneri dei defunti.
In fondo, sempre carbonio è.
La notizia non è nuova e qualche anno fa mi fece litigare con mio marito che su certi argomenti non aveva una grande ironia.
Gli spiegai che dato che desiderava essere cremato, avevo pensato di usare le sue ceneri proprio con questo scopo: farmi confezionare un magnifico solitario a goccia da portare sempre con me.
Io vedevo la cosa in modo piuttosto romantico, lui si offese moltissimo.
L'unica remora sarebbe stato spiegare alla gente...insomma immaginavo una scena del tipo che l'amica guarda l'anello e ti dice: 'ma che meraviglia, te lo ha regalato tuo marito?' e io avrei risposto: 'No, E' MIO MARITO'.
Adoro l'umorismo macabro, ma temo che molte delle mie amiche casalinghe disperate non apprezzerebbero.
Buona giornata.

Primavera: cambio look


E la prima cosa che voglio è un nuovo paio di occhiali da sole.

Personalmente ho scelto quelli di Chanel con la camelia bianca, una sciccheria, ma l'offerta è ampia.

Dove si comprano i migliori modelli senza uscire di casa, e ricevendoli al proprio domicilio senza spese di spedizione?

Gucci, Chanel e mille altre marche?

Io li compro su www.sunglasses-e.com del mio amico Alfredo Sabbatini.

Scegliete il modello che preferite sul sito e poi scrivete, telefonate o chattate con i gentilissimi operatori online.

Se mandate una mail dite che siete miei amici, Alfredo vi riserverà un trattamento speciale :)

Adotta una madre

La Feltrinelli sostiene la campagna AIDOS (associazione italiana donne per lo sviluppo) "Adotta una madre": contribuisci a salvare la vita di una donna del Sud del mondo assicurandole le cure prima, durante e dopo il parto. Bastano 20 euro al mese per un anno.
Puoi contribuire:
online tramite il sito www.aidos.it
oppure con altri metodi di pagamento.
Per informazioni 06-6873214/196
aidos@aidos.it

Buon Compleanno Carolina

E' una che non passa inosservata, c'è da dirlo.
Come una bella donna attira gli sguardi anche quando ha qualche anno in più che per la verità accresce il suo fascino. Provate a prendere una spider qualsiasi di quelle moderne, dopo due anni è vecchia, obsoleta, così come le veline, dopo un paio d'anni ci si è già stancati e vanno a fare altro.
Carolina no, Carolina è sempre sulla cresta dell'onda, come Jane Fonda che a 69 anni è testimonial de L'Oreal per la crema anti-età.
Certo un ritocchino lo abbiamo fatto anche a lei, completamente riverniciata nel 2005 e rifatti gli interni di moquette color champagne (la signora ha gusti costosi).
Inoltre ha spesso sete e si sazia solo con un pieno di senza piombo di prima qualità, beve champagne millesimato, mica prosecco del discount...
Carolina non consente scivoloni. Se vado a scuola a prendere mia figlia devo essere vestita e truccata come si conviene. Ti vedono tutti da un miglio lontano e quindi nessun cedimento è concesso.
Tutti la conoscono col suo nome, ha una sua ben definita personalità e identità. Lei è Carolina e basta.
La mia terza figlia per l'amore e l'attenzione che le dedico. Prima c'è Grace e poi, ex aequo Carolina e il gatto.
Quest'anno è speciale per noi, Carolina compie vent'anni. Sono soddisfazioni, signora mia (come direbbe Diamante Rosa). A maggio ci sarà una cena di compleanno tutta in rosso.
E' fantastica ed è la macchina che ho sempre desiderato, non importa che la manopola del finestrino mi rimane sempre in mano, non importa che a 130 all'ora il deflettore va per cavoli suoi, non importa che se piove qualche gocciolone non te lo leva nessuno. L'unica cosa importante è che ogni volta che salgo la rampa del garage sono felice come la prima volta, che ogni volta che la apro ad aprile è un'emozione, che ogni volta che giro la chiave si accende come un rombo, prova che nessuna delle moderne auto supererebbe.
Certo, ho una tendinite cronica alla spalla causa mancanza di servosterzo, ma nella vita non si può avere tutto e io ho moltissimo.
Mi hanno spesso proposto di comprare una macchina più comoda. La mia risposta é NON SE NE PARLA.
Tra undici anni Carolina prenderà servizio con mia figlia. Ce la farà di certo. Saranno bellissime insieme....

mercoledì 28 marzo 2007

Non c'è bisogno di divertirsi 'da morire'.


Stop alla formula ''bevi quanto vuoi'' nei bar e nei locali di Reggio Emilia

Ordinanza del sindaco vieta la vendita e la pubblicità per il consumo di alcolici con la formula ''open bar''. ''Non stiamo aprendo una nuova stagione di proibizionismo, stiamo lavorando per i nostri giovani''

REGGIO EMILIA – Stop alla formula “bevi quanto vuoi” nei bar e nei locali di Reggio Emilia. Lo ha decretato il sindaco Graziano Delrio, firmando un’ordinanza che vieta la vendita e la pubblicità per il consumo di alcolici con la formula “open bar”. Ovvero l’abitudine, sempre più diffusa nei locali di ritrovo serale dei giovani, di proporre un prezzo unico a forfait per il consumo di una quantità illimitata di bevande alcoliche. D’ora in poi i gestori scoperti a trasgredire il divieto rischieranno multe amministrative che vanno da un minimo di 154 euro a un massimo di 1.032 euro. Con la possibilità di sanzioni aggiuntive, in caso di recidiva, fino alla confisca delle bottiglie e alla chiusura del locale.

Piccoli consumatori screscono


Pubblicità: ai ragazzi interessano i protagonisti più che i prodotti


Per i preadolescenti è un veicolo di modelli identitari più che uno strumento di induzione al consumo. Più forte la pressione sulle ragazze. Terzo rapporto dell’Osservatorio sull’immagine dei minori, in collaborazione con Unicef Italia


ROMA – Per i preadolescenti, non più bambini e non ancora adolescenti, la pubblicità è un veicolo di modelli identitari più che uno strumento di induzione al consumo. E’ quanto emerge dal Terzo rapporto Minori e Tv presentato oggi a Roma dall’Osservatorio sull’immagine dei minori in collaborazione con Unicef Italia. L’indagine realizzata dall’Osservatorio, giunto al suo quarto anno di attività, ha coinvolto 700 ragazzi di tutt’Italia tra i 10 e i 12 anni, a cui è stato chiesto di esprimere la propria opinione su alcuni spot pubblicitari di noti marchi trasmessi in tv in prima serata. Una scelta che – come ha spiegato la coordinatrice dell’Osservatorio Daniela Brancati – parte dalla considerazione che i bambini, i preadolescenti e i ragazzi non guardano la tv, sottoponendosi ai messaggi pubblicitari, solo nelle fasce a loro dedicate.
L’elemento più rilevante emerso dalla ricerca è che, secondo i giudizi dei ragazzi che mostrano una marcata capacità di decodificazione dei messaggi pubblicitari, le storie raccontate da questi ultimi più che promuovere il prodotto, spingono verso l’identificazione con i protagonisti. (...)

(Fonte: Redattore Sociale)

Il nemico ti abita accanto


Reggio Emilia: nasce il ''Centro per la mediazione sociale dei conflitti''



In un anno 800 conflitti tra vicini hanno richiesto l'intervento della polizia. Obiettivo dello sportello è quello di ridurre le cause di disagio e di abbandono di alcuni condomini e quartieri da parte dei reggiani, facilitando il dialogo



REGGIO EMILIA - In un solo anno, i conflitti tra vicini di casa che a Reggio Emilia hanno richiesto l'intervento della polizia sono stati circa 800. I dati arrivano dalla Questura in occasione della presentazione del nuovo “Centro per la mediazione sociale dei conflitti” che aprirà a Reggio il 14 aprile. Lo sportello avrà sede in via Turri, in uno dei quartieri più difficili della città. L'obiettivo? Ridurre le cause di disagio e di abbandono di alcuni condomini e quartieri da parte dei reggiani, facilitando il dialogo e il confronto tra cittadini italiani e stranieri. Il progetto è stato presentato questa mattina in un convegno dedicato a “Mediazione dei conflitti e rispetto delle regole: un progetto per la convivenza e la coesione” a cui hanno preso parte anche rappresentanti delle comunità senegalese, nigeriana ed egiziana presenti a Reggio, e cittadini residenti nelle vie Turri, Paradisi, Sani e viale IV Novembre, zone in cui l’integrazione è più difficile.


(fonte: Redattore Sociale)

La mia passione

Una passione smodata, insensata, la mia debolezza
per il bello.
I foulard sono un accessorio frivolo ma così belli da essere assimilabili ad opere d'arte.
Quelli di Hermes vengono spesso incrniciati ed esposti come veri e propri quadri.
Io ne ho un debole e sono riuscita a spendere cifre considerevoli per poterne attaccare uno alla borsa, un vezzo assolutamente glam che mi accomuna alle abitudini della principessa Grace.
Guardate questo a destra e ditemi se non è magnifico....
Sono i miei tesori e vestono come gioielli, delicatamente dipinti, fatti rigorosamente a mano con la seta migliore che esista.
Non posso vivere senza e sogno di raggiungere quota 365, uno per ogni giorno dell'anno.
Quello che vedete qui non è mio, lo sto cercando su ebay dove tra un po' i modelli più rari costeranno il doppio che in negozio.
I miei preferiti sono quelli di Bulgari, disegnati da Davide Pizzigoni e i classici ma meravigliosi di Ferragamo. Hermès poi, me lo concedo quando sono stata davvero brava e buona e bella.
Quando hai un foulard nuovo, il mondo è moooolto più bello. Per me almeno.

Oggetti inutili, ma...

Ci sono oggetti superflui, inutili, che hanno però un fascino perverso, particolare e ti scatenano la voglia di possesso. Quello che vedete nella foto ad esempio è uno di
quelli che mi ricorda le mie origini americane. La macchina per fare gli hotdog si vende per corrispondenza (anche se ne ho trovata una a 22 euro in un negozio di Ellera-Perugia).
La usi una volta l'anno ma è talmente carina che DEVI averla.
Io sinora sono riuscita a resistere ma non sarà per molto tempo ancora.
Sugli aerei negli Stati Uniti insieme alla rivista di bordo trovi sempre un catalogo di questi oggetti assurdi e allo stesso tempo meravigliosi.
Un'altra cosa per cui impazzisco è il tazzone di caffè di Starbucks, quello caldo bollente che si porta per strada nel tragitto bar-ufficio. In quel bicchierone per me c'è l'America. Così come solo negli Usa vedrete donne bellissime in tailleur che girano per la città con scarpe da tennis ai piedi (e inforcano i tacchi in ufficio). Se proprio non sapete cosa regalarmi, questa è una splendida idea...la macchina per gli hot dog, non le scarpe da tennis!!!!

Dove dormire a Madrid


Sette stanze raffinatissime a pochi passi dall'Opera e dal palazzo reale. Molto più di un B&B ma troppo piccola per essere un hotel. Cassettoni antichi, lenzuola di lino, fiori freschi. La colazione è preparata in casa e viene servita su vassoi d'argento e tovaglie di Fiandra. 210 euro a notte spesi bene, anzi benissimo.

Cliccare per credere.

Domande


Sono una persona ossessionata dalle domande e devo essere stata una bambina impossibile. Sempre a chiedere: che significa? Oppure perchè?

Il vizietto mi è rimasto. Mi chiedo il perchè di un milione di cose e poi devo andare a verificare. Sarà per questo che faccio la giornalista, questo lavoro mi permette di occuparmi di ciò che mi incuriosisce e di dare una risposta ai miei perchè con l'innegabile vantaggio che me pagano per farlo.


Il quesito che mi attanagliava qualche tempo fa era il reale significato dell'espressione "mangiare la foglia" ed ecco a voi la risposta:

In origine l'espressione aveva il significato di 'capire al volo', intendere prontamente il senso di un discorso, capire le intenzioni altrui. Fra le tante spiegazioni quella che da Ugo Enrico Paoli sembra la più convincente: egli considera la foglia come un collettivo, l'insieme di foglie che si fanno mangiare alle mucche. Queste si dividono in due gruppi: i lattanti che si nutrono del latte della madre e gli adulti che hanno cominciato a mangiare le...foglie. Quindi il senso pratico contadino associa il mangiare la foglia con la saggezza dell'adulto.

Ricercatori studiano l'amore non corrisposto


Succede a Pavia dove unteam di neuroendocrinologi, neurologi e psichiatri dell'Università di Pavia e della Fondazione Mondino hanno reclutato 20 donne che hanno sofferto di delusioni sentimentali e amori non corrispoti.

Per capire cosa succeda nel cervello di una donna che ama senza essere riamata. E perchè sia vittima di pensieri ossessivi, insonnia e ansia se la passione non viene ricambiata. I meccanismi cerebrali della passione non ricambiata sono quindi allo studio. Aspettiamo con ansia i risultati.

(Fonte: Grazia)

Cominciamo bene

Buongiorno!
Solo un minuto per postare la foto delle mie adoratissime ortensie blu e viola e per dichiarare pubblicamente che 'non ce la faccio a stargli dietro' o meglio che avrei molte più cose da dire e da postare ma 'lucro cessante, danno emergente' e quindi devo dare la priorità al lavoro.
Quindi, ci sarò di più, lo prometto, ma questa settimana vi dovrete accontentare di spizzichi e bocconi. Domani congresso in Senato sul Testamento Biologico che mi terrà fuori casa tutto il giorno, venerdi bis. Interessante ma tutto il giorno fuori casa mi distrugge. Ho due energie e me le devo gestire al meglio.
Una menzione al mio brevissimo incontro con Mari che ho visto ieri in Campidoglio: che bello abbracciarti, avrei fatto di tutto per darti un saluto. Ma la prossima volta...aperitivo.

Le domande dell'uomo saggio contengono già la metà delle risposte.

R. W. Emerson

martedì 27 marzo 2007

Mi urge un commento su Sircana


Giacché questo è il luogo delle mie opinioni e dei miei pensieri vi voglio dire quello che penso sulla vicenda Sircana.

Umanamente.

Da cittadina.

Sergio Sircana non è un deputato, nè un senatore, insomma non lo abbiamo eletto noi, ma in qualità di portavoce del Presidente del Consiglio non è certo una persona comune.

Allora ecco quello che penso. Non ho nulla contro i gay, contro quelli che amano essere legati durante il sesso, contro quelli che preferiscono il sesso a pagamento e nemmeno contro quelli che fanno l'amore solo in funzione di avere figli. Non giudico le donne che decidono di interrompere una gravidanza, nè quelle che vendono il proprio corpo. Insomma, deve esistere un margine di libertà dove ognuno fa quel che crede purchè lo faccia con un altro adulto consenziente.

Fin qui tutto chiaro.

Però ritengo anche che una persona con il ruolo di Sircana debba dimostrare di avere doti di moralità tali da non arrecare pregiudizio al suo compito. Mi spiego meglio: il comportamento di una persona, sessuale o no, dice molto sui suoi valori, su ciò in cui crede. Allora se lavori ad un alto livello politico devi avere una moralità più alta degli altri.

Io non giudico i gusti sessuali di Sircana, per carità ma il fatto che i suoi gusti prevedano lo sfruttamento di altre persone, prevedano una attività illecita e il coinvolgimento di persone che spesso sono COSTRETTE a prostituirsi perchè la società non prevede per loro altri ruoli.

Trovo inoltre vergognoso che a pentolone ormai scoperto questo signore si ostini a non dimettersi dimostrando un onore davvero scarso ma soprattutto trovo obbrobbrioso che abbia così impunemente esposto la sua famiglia e la moglie (se ce l'ha) ad una vicenda così squallida.

Se esiste una signora Sircana ha tutta la mia solidarietà.

Esseri umani come merci


Trafficking
UN AFFARE MOLTO REDDITIZIO


All'Istituto degli Innocenti di Firenze è in corso il convegno: “Insieme contro la schiavitù contemporanea”. La conferenza è stata organizzata da Emmaus Internazionale.


In Europa il fenomeno interessa ogni anno almeno un milione di vittime: nel 2004, 600 persone sono state indagate per reati legati alla tratta di persone, mentre 170 sono state le vittime accertate. Secondo stime più realistiche, potrebbero però essere tra le 25 e le 30mila le vittime, l'8% delle quali minori, costrette a subire varie forme di abuso schiavitù. Il belpaese (si fà per dire, ndr) rappresenta infatti uno dei maggiori paesi destinatari del traffico a scopo sessuale (la domanda è in crescita e va soddisfatta, il business è business, ndr). Qui, a vivere in condizioni di schiavitù sono soprattutto donne e bambini. Secondo un'indagine del gruppo di lavoro per la Convenzione sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza (Ansa, 6 ottobre 2005), la tratta nel nostro paese è in netta crescita, anche “grazie” a Internet.


I dati presentati sottolineano che la prostituzione non riguarda solo le ragazze straniere, ma comprende anche quella maschile e quella di adolescenti italiani. Si lamenta inoltre la carenza di fondi per finanziare programmi di prevenzione e intervento. Si tratta nel complesso di un giro di affari assai redditizio, e per questo in netta ascesa, a cui non sono estranee mafie varie e connections internazionali. Per combattere il fenomeno, che non può dirsi certo nuovo ma in netta crescita, si dovrebbero usare soprattutto le armi dell'informazione e una cooperazione internazionale reale tra i paesi di origine delle vittime (che sono invece oggetto di sfruttamento da parte dei paesi più ricchi, dopo prolifera il trafficking, ndr). “Se ci fosse una reale volontà politica - ha detto Don Oreste Benzi - il fenomeno della schiavitù verrebbe in poco tempo eliminato”. Evidentemente, questa volontà non c'è. Perché ? Questa notizia è stata divulgata da terrelibere.it.

(Fonte:www.ecplanet.com)

Pubbliche scuse


Da qualche giorno dormo male, colpa della stanchezza, mi spiego: la sera quando torno a casa sono così stanca che mi addormento o meglio collasso alle sette o alle otto. Quindi all'una sono di nuovo sveglia e decido di solito di lavorare un po', faccio le tre, torno a letto e l'indomani sono più lessa di prima.

Morale, sono un po' più nervosa, irritabile, incavolata perchè la primavera che adoro mi porta una spossatezza invereconda, nemmeno spaccassi sanpietrini da mane a sera.

Conclusione: sono più irascibile e oggi la mia lingua è stata tagliente. Non so se avete presente quando uno da la stura a quello che pensa e mentre lo dice se ne è già pentito e sa di aver esagerato. Ecco, mi è successo proprio oggi e il risultato e un senso di 'vermitudine'.

Quindi mi scuso pubblicamente. Chi ha beccato il mio momento 'strega' apprezzerà e spero deciderà di darmi lo stesso la teiera dei miei sogni anche se non me la merito (almeno nei prossimi dieci minuti).

Ero così dispiaciuta che non sono nemmeno riuscita a fare shopping e come sintomo, credetemi, è significativo.

Notte.

(nella foto: un verme, appunto)

Trasgressioni



Siete mai usciti di casa in pigiama?
Per andare dove? E qualcuno se ne è accorto?


La domanda mi è venuta pensando al lunedi mattina, il giorno in cui accompagno mia figlia a scuola. E' una vera tortura e in genere faccio una fatica bestia. Stavolta più del solito tanto che la sventurata è arrivata in classe alle nove passate cosa di cui so si vergogna molto. Quindi alle volte medito di portarla direttamente in pigiama.


In realtà in giro in pigiama ci sono andata spesso quando Grace era piccola, magari erano le 20 e mi accorgevo che era finito il pane, ed eravamo già tutte e due con la 'pigiamina baffo di latte' nome in codice. E allora voglia di rivestirsi saltaci addosso e proponevo con fare cospiratorio: ' che dici amore, usciamo col pigiama? Ci mettiamo il piumino sopra e vedrai che non se ne accorge nessuno'. Chiunque abbia bambini sa quanto sono conservatori e quindi quella del pigiama era una tipica super trasgressione di quella mattacchiona di mamma. Ma alla fine si divertiva come una matta e quando suo padre tornava a casa era la prima cosa che gli raccontava.


A proposito di suo padre non era meno matto di me, quando la Lazio vinse lo scudetto la prese come era cioè in mutande e canottiera, le mise addosso uno strofinaccio da cucina bianco azzurro e andò in piazzetta al bar a festeggiare con i vicini di quartiere.


E voi, siete mai usciti in pigiama?



La miglior risposta ricevuta su Yahoo Answer:


Di solito del pigiama metto solo la maglietta e lo indosso molto tardi, praticamente un minuto proma di dormire. una sera, non so il motivo lo messo appena tornato a casa, bello sdraiato sul divano con l'unica intenzione di rilassarmi e guardare la tv. all'improvviso vengo chiamato dalla madre del mio miglior amico noncè vicino di casa (praticamente siamo fratelli) e bene lui aveva un attacco di non so cosa (forse panico, stress, ecc.) stava malissimo, tremava e ripeteva che stava per morire, non muoveva un muscolo e respirava a fatica, lo portato in ospedale e li essendo in pigiama, tutti quelli che mi conoscevano pensavano che mi ero ricoverato tanto che qualcuno è passato il giorno dopo a sincerarsi delle mie condizioni di salute. Ciao

domenica 25 marzo 2007

Giornalisti, sempre meglio che lavorare

San Diego, aprile 2006. Quando uno è stanco...Qui eravano in un negozio del contro, la foto l'hanno scattata Marta o Marianna. La salma accanto a me è Danilo. Una scena che non avremmo mai voluto vedere.

Un viaggio bellissimo grazie alla compagnia delle 'ragazze' che sono diventate subito mie amiche.

Che ne direste di un altro viaggetto? Ho assolutamente bisogno di fare una capatina di 5 o 6 ore da Borders. Chi mi ci porta?

Comunque la prossima volta ricordatevi la piastra che mi avete fatto girare mezza California, vi pare normale???

Per oggi...basta


Sempre Pretty Woman


Pretty Woman a Chicago

Mi hanno costretta, lo giuro, ma alla fine, beh, ci ho preso gusto e mi sono divertita.

Io Marisa e Franco avevamo fatto filone al congresso e ci siamo dati allo shopping e siamo capitati in questo negozio di abiti da sera. Abbiamo giocato a Pretty Woman e mi sono provata almeno otto abiti, mentre Marisa scattava foto con la foga e Helmut Newton. Da rifare assolutamente!!!
Ho promesso a Grace che quando andremo negli Stati Uniti lo rifaremo insieme. Non vede l'ora!!!

E' stato, per diversi motivi, il viaggio più bello della mia vita.
A Chicago ho incontrato mio padre per la prima volta, era il mio 36° compleanno.
Mi accompagnavano in un viaggio di lavoro due persone magnifiche, in primis Marisa Moriconi, che non ringrazierò mai abbastanza e che sarà sempre nel mio cuore.
E poi Franco Marchetti ormai amico speciale con cui tentiamo di incontrarci negli aeroporti di mezzo mondo. D'altra parte la nostra amicizia lì è nata, durante un terrificante viaggio di 36 ore per tornare in Italia che si è tramutato in una avventura bellissima e indimenticabile.
Oggi mi sento nostalgica (sarà perchè ho guardato il mio estratto conto) e quindi ne ho approfittato per una incursione nell'album di foto. Vi voglio bene ragazzi!!!

Ladro sensibile e gentiluomo


Ladro commosso da aspirante dottoressa

Ha rubato il computer di una laureanda, ma quando si è reso conto che sul quel pc c'era l'unica copia della tesi della aspirante archeologa, le ha fatto avere tre chiavette usb su cui aveva riversato la tesi. E' accaduto a Bergamo. La giovane, non appena si è accorta del furto, ha tappezzato la città di manifesti chiedendo che le fosse restituita la tesi. Lui, da vero gentiluomo, le ha telefonato e gliel'ha fatta riavere.
Paola Bernardi Locatelli, 21, di Sorisole era andata a cena con il suo fidanzato in un ristorante di Bergamo. Hanno parcheggiato e lei, incautamente, ha lasciato in macchina lo zainetto in cui custodiva il computer. Al loro ritorno dal ristorante la macchina era stata aperta e lo zainetto non c'era più computer compreso. E pazienza per il pc, ma la tesi le era costata un anno e mezzo di lavoro, e nel computer c'erano gli unici file esistenti. La disperazione di Paola Berardi è durata 24 ore, fino a che - come aveva visto fare in tanti film - ha deciso di fare un appello al ladro: ha tappezzato la città di manifestini con il suo numero di telefono, chiedendogli, chiunque egli fosse, di chiamarla. "Pazienza per il computer, ma la tesi...". Il ladro ha risposto. Il giorno dopo la comparsa in città dei manifestini l'ha chiamata e le ha detto di andare nel tal posto, guardare in un certo cassonetto, cercare un sacchetto blu. La ragazza si è precipitata e ha constato che il ladro era stato di parola: la sua tesi era davvero lì.

(Fonte:TGCOM)

venerdì 23 marzo 2007

Bejoncé dal vivo.

L'è proprio vero, viviamo nel Terzo millennio


I RENDI CONTO DI VIVERE NEL 2007 QUANDO

1. Per sbaglio inserisci la password nel microonde.

2. Sono anni che non giochi a solitario con carte vere.

3. Hai una lista di 15 numeri di telefono per contattare i tuoi 5 familiari.

4. Mandi e-mail alla persona che lavora al tavolo accanto al tuo.

5. Il motivo per cui non ti tieni in contatto con i tuoi amici e >>> familiari è che non hanno indirizzi e-mail

6. Rimani in macchina e col cellulare chiami a casa per vedere se c\'è qualcuno che ti aiuta a portare dentro la spesa..

7. Ogni spot in tv ha un sito web scritto in un angolo dello schermo.

8. Uscire di casa senza cellulare, cosa che hai tranquillamente fatto per i primi 20, 30 (o 60) anni della tua vita, ora ti crea il panico e ti fa tornare indietro per prenderlo.

10. Ti alzi al mattino e ti metti al computer ancora prima di prendere il caffé.

11. Cominci ad arrovellarti il cervello alla ricerca di modi per sorridere.

12. Mentre leggi tutto questo ridi e fai \"sì\" con la testa.

13. Sei troppo occupato per accorgerti che su questa lista manca il punto 9.

14. E ora sei tornato indietro per vedere se davvero manca il punto 9......

E ORA STAI RIDENDO DA SOLO....

Il farmaco che cancella i brutti ricordi? Non sono daccordo


Assolutamente pollice verso all'idea di un farmaco di cancellare i ricordi sgradevoli, anche quelli traumatici. Cancellerebbe così la nostra possibilità e capacità di adattarci a ciò che ci accade, di fare copying, di reagire, di elaborare. Diventeremmo automi capaci solo di avere uno stato d'animo neutro o felice. Invece la sofferenza e il dolore ci cambiano, spesso in meglio, come negare una simile possibilità?

Siamo geni ma l'influenza dell'ambiente e quindi delle esperienze è fondamentale nella costruzione di quello che siamo. Una pillola del genere significa snaturare completamente le nostre potenzialità e addomesticarci. Anche convivere con una brutta esperienza o con un trauma può essere una potenzialità.

Io quindi voto contro, e voi?


New York, un gruppo di scienziati del Centro per le scienze neurologiche ha scoperto che un farmaco può cancellare un singolo evento sgradevole
Addio a traumi e brutti ricordi "Ecco il correttore mnemonico"
Esperti divisi: per alcuni modificare la memoria equivale a trasformare la personalità Secondo altri si potrebbero aiutare le vittime di attentati terroristici, stupri e incidenti.

ROMA - Addio lunghe sedute dallo psicanalista o notti insonni. Presto cancellare dalla memoria un evento traumatico o, più semplicemente, un fastidioso brutto ricordo, potrebbe essere facile come prendere un'aspirina. Un gruppo di scienziati del Centro per le Scienze Neurologiche di New York ha fatto un passo avanti nella direzione indicata da tanti film e libri di fantascienza, mettendo a punto un farmaco capace di rimuovere ricordi sgradevoli che, nostro malgrado, la memoria si ostina a conservare. Per ora i test sui ratti hanno dato risultati molto incoraggianti. In un prossimo futuro la sperimentazione su volontari umani dirà se l'equipe guidata da Joseph LeDoux è sulla strada giusta. I ricercatori sono riusciti ad intervenire sul meccanismo che regola il trasferimento dei ricordi dalla memoria a breve termine a quella a lungo termine, dove risiedono i ricordi permanenti, usando un farmaco di cui già si sapeva che procurava amnesia. Ai ratti sottoposti all'esperimento, è stato insegnato ad associare due suoni diversi a scariche elettriche lievi, e quindi a temerli anche se non erano più accompagnati da scosse. Poi ad una metà dei roditori è stato iniettato l'U0126. Il giorno dopo ai due gruppi di animaletti è stato fatto quindi ascoltare uno dei due suoni: quelli che avevano ricevuto l'iniezione non ne avevano più paura. Per i ricercatori il farmaco ha impedito il "riconsolidamento" del ricordo nella memoria permanente.

La ricerca del team americano non è comunque la prima nel suo genere: già nel 2004 un gruppo di scienziati di Cambridge aveva ipotizzato di poter alterare il processo di riconsolidamento dei ricordi. Nello stesso anno, studi condotti in parallelo in Francia, Canada, California e New York, furono presentati al convegno della Società di Neuroscienze. Ma questo tipo di ricerca apre il dibattito a problemi etici di non poco conto: anche i ricordi negativi fanno parte dell'apprendimento e quindi ci aiutano a migliorare: è giusto cancellarli?


Quali possono essere le conseguenze delle modifiche chimiche ad uno dei principali meccanismi di autoconservazione dell'uomo, ovvero la paura? Il Comitato di Bioetica della Casa Bianca, si è già schierato contro questo tipo di studi, sostenendo che modificare il contenuto della nostra memoria equivale a modificare la nostra personalità. Di tutt'altro parere Roger Pitman, psichiatra di Harvard, secondo cui la cancellazione della memoria permanente potrebbe aiutare le vittime di attentati terroristici, stupri e incidenti. Questi traumi condizionano negativamente la vita, l'emotività e la serenità di chi li subisce. Dunque questo "correttore mnemonico", potrebbe farci vivere, almeno in teoria, più felici e meno stressati. E, forse, un po' meno consapevoli. (Fonte: La Repubblica 22 marzo 2007)


Tutti pazzi per la papaya


Lo uso da due anni, ne prendo una scatola all'inizio della stagione fredda e ho notato che mi ammalo delle tipiche patologie invernali molto meno spesso e in maniera meno intensa. E' un prodotto completamente naturale e di ottimo sapore. E' la mia personale alternativa al vaccino antinfluenzale (che quest'anno è stato "toppato" completamente. Lo consiglio!!!


Cos'e Immun’Âge


Immun’Âge® è un integratore ottenuto da FPP (Fermented Papaya Preparation) ossia Carica Papaya, sottoposta ad un processo tecnologicamente avanzato di bio-fermentazione della durata di 10 mesi.Da questo particolarissimo procedimento si ottiene un pool di sostanze naturali, completamente diverse dalla papaya frutto, che ha aperto, a scienziati del calibro di Luc Montagnier, nuovi campi di indagine nell’immunologia e nelle neuroscienze.La sua produzione avviene conformemente alle normative internazionali ISO 9001 (certificazione di qualità) e ISO 14001 (certificazione ambientale).
Con Immun’Âge® si possono controllare i radicali liberi (scorie prodotte dall’organismo) e lo stress ossidativo; inoltre si offrono nuovi stimoli alle naturali difese del sistema immunitario.

India: boom di madri surrogate


L'utero vola all'estero


Dopo i call center e lo sviluppo dei programmi informatici, in India arriva l’outsourcing dell’utero. Sempre più coppie occidentali sterili si affidano a donne del Terzo Mondo disposte a portare avanti una gravidanza per conto terzi, in cambio di una cifra che, seppur contenuta, può cambiare loro la vita. Thomas e Karen, californiani, hanno trovato sul web una madre in affitto a Calcutta, per circa 3800 euro contro i 38mila che avrebbero dovuto sborsare negli Stati Uniti. In India ogni anno nascono tra i 100 e i 150 bambini da madri surrogate su un totale mondiale di 500-600. Oltre ai bassi costi medici, ad attirare aspiranti genitori a Nuova Delhi è la legislazione più aperta che permette di impiantare fino a cinque embrioni alla volta, a differenza di paesi come Gran Bretagna e Italia dove il numero massimo è limitato a due.
Ma i figli low cost rappresentano solo una piccola parte di un fenomeno in continua crescita: il turismo medico. Le mete preferite sono i paesi del Sud-Est asiatico dove norme più permissive e prezzi stracciati per cure e ricoveri attirano pazienti dall’estero. Un rapporto dell’India Brand equità Foundation stima che entro il 2008 gli addetti al settore sanitario saliranno da 20mila a 200mila ed entro due anni il giro d’affari legati ai viaggi della salute arriverà ad un miliardo di dollari.

Fonte: Panorama 15 marzo 2007

mercoledì 21 marzo 2007

Primavera, ma...

A primavera ho una fisiologica voglia di flirtare. Svolazzare. In maniera innocua. E’ una sorta di risveglio dal letargo, non a caso si chiama la stagione degli amori. Se lo hanno fatto vedere in Bambi, il film della Walt Disney deve essere vero.
Insomma, mi sento più frizzante e maliziosa. E poi qualche sguardo è gratificante.
E credo che anche il mio legittimo titolare non se ne avrà a male, tanto guardo ma non tocco.
Oggi invece mi hanno ‘sfanculata’ e la cosa è stata un po’ frustrante, specie per una bionda per cui i colpi di sole sono una voce di bilancio prioritaria.
Ero al supermercato e facevo la spesa tutta trafelata (consiglio di evitare di fare la spesa coi tacchi alti otto centimetri perché vedi meglio le mele ma poi è tutto più complicato.
Arrivo alle casse e c’è Lui. E’ serio ma carino e comunque mi guarda quell’attimo di troppo per farmi capire che qualcosa gli piace. Lo guardo anche io ma poi mi impegno a passare la merce al cassiere e poi, insomma, non ho voglia di dargli tutta questa soddisfazione. Poi lo riguardo, lui mi riguarda. Alla cassa ha finito, si allontana. Arriva all’ascensore del garage, si gira ancora una volta, ma ora mi fissa dritto negli occhi. Mamma mi ha detto che quando un uomo ti guarda così significa qualcosa.
Non voglio lasciarlo andare via così, senza niente. Mi viene spontaneo di sorridergli, un sorriso aperto, veramente spontaneo.
Lui non ricambia, forse è spiazzato.
Non può far altro che prendere il suo ascensore.
Io ci sono rimasta male. E poi non avevo mai cuccato al supermercato. Ho sempre letto sui giornali di cuccaggi al banco salumi e invece mai nulla, solo babbione. Vabbè, c’è il mio ammiratore, Goffredo, troppo simpatico. Quando sono giù di morale vado a fare la spesa e lui mi coccola con fette di prosciutto tagliate a mano o scaglie di formaggio. E poi mi fa sempre ridere.
Meno male che c’è Goffredo.

Piccoli piaceri della vita


Anche qui ci ho dovuto pensare un po’, ma eccoli qui. Non sono dieci e non sono tutti, ovvio, e me ne verranno in mente altri, ma questi sono i primi che mi sono venuti in mente.
L’ordine non è quello di importanza.

Guardare mia figlia mentre dorme e svegliarla con un bacio morbido ed un sorriso
Poter stare a letto sotto le coperte a godersi il tepore senza fretta
L’odore del caffè appena fatto
Il profumo della cannella
La ‘cuccia’ sul divano con l’uomo che amo
Un raggio di sole sulla scrivania
Il colore dei giacinti viola appena sbocciati
Le api che ronzano intorno alla lavanda
Il the con le amiche
Un lucidalabbra nuovo
Una penna e un quaderno nuovi
Il primo giorno su Carolina in primavera, quando posso finalmente abbassare la cappotta
Trovare la mia gatta che mi dorme vicino
Un saluto in chat con le amiche al mattino

Il mio animale preferito? La Drosophila Melanogaster


La Drosophila è più comunemente nota come ‘moscerino della frutta’, quello che si sviluppa appena la frutta diventa un po’ troppo matura, se fa un po’ di caldo fuori e se qualche altro insetto si fa carico di portarci su una larvetta fresca.

Ora vi chiederete perché mai a me piaccia il moscerino della frutta e non magari il cane, il delfino o la mucca.
Si, cani, gatti e soprattutto cavalli mi piacciono immensamente ma la Drosophila ha un ruolo di primo piano nella moderna genetica umana e rappresenta il modello più importante negli studi di biologia molecolare. In primo luogo perché il suo ciclo vitale è piuttosto breve, circa una settimana o dieci giorni e quindi in breve tempo, in pochi mesi si possono apprezzare le trasmissioni di geni in moltissime generazioni. Inoltre una cosetta infinitesimale e apparentemente insignificante come un moscerino ha in comune con noi la bellezza del 90% del patrimonio genetico. Mica male no? Appena leggi un libro di biologia la prima cosa in cui ti imbatti è proprio la Drosofila e a me pian piano è diventata più simpatica.

Credo che la scelta del nostro animale preferito dica molto di noi, del nostro carattere e di come la pensiamo. Tanto per fare una analisi veloce mia figlia adora i gatti e infatti assomiglia molto a questi felini, domestica ma indipendente adora essere coccolata ma non troppo e comunque pretende i suoi spazi di autonomia.

E forse non a caso il mio ex marito affermava che il suo animale preferito fosse il camaleonte, per la sua capacità di adattarsi – diceva lui – per la sua abilità nel nascondersi ed essere sempre diverso – dico io col senno di poi. Forse se me lo avesse detto subito che amava il camaleonte…ma ero troppo innamorata e ingenua.
Se qualcuno vi dice che il suo animale è la iena, beh, io scapperei molto velocemente. L’ippopotamo è molto ma molto meglio.

Monogamia...


Quando la monogamia fa rima con monotonia
Ci pensa un sito web. Onesto, per lo meno. Perché dedicato alle persone sposate in cerca di un’anima gemella, ma clandestina. Insomma, ci va sul sito http://www.ashleymadison.com/ dell’omonima agenzia inglese, sa quello che trova. Uomini e donne che cercano al di fuori della vita coniugale qualcosa di diverso, stimolante e birichino. Tutti avvisati quindi i 13mila iscritti al sito giunti sul portale solo grazie al passaparola. Una miniera d’oro per il suo proprietario che ha speso 5mila sterline per un sito che ora gliene frutta 5 milioni l’anno. Ma perché a me non viene mai un’idea così?
Comunque ho già deciso per un giretto online e vi farò sapere se l’offerta vale la candela…

Perché mi piace: perché almeno si sa quello che c’è. Mentre sui siti tradizionali di incontri tutti si spacciano per papabili principi azzurri anche quando cercano…distrazioni.

Buongiorno


Sarò breve.

Stamattina ho un milione di cose da fare tra cui: la spesa, andare dal tipografo, passare dal commercialista e altre botte di vita del genere.

Ergo, non ho tempo di postare..ma, una foto e un aforisma ve li lascio.

La foto è scattata da me.
Quando non si può tornare indietro, bisogna soltanto
preoccuparsi del modo migliore per avanzare
P. Coelho

martedì 20 marzo 2007

Irrinunciabili coccinelle


Il tempo è una vera, autentica schifezza, non solo piove, ma grandina, come se avesse deciso di farci pagare un inverno mite. Insomma, la primavera è a un passo, anzi ad un giorno ma ad allungare la mano sembra più lontana. Tornerà o davvero le stagioni sono impazzite.
Certo questo tempo mette molto alla prova anche me, ho meglio mi ha causato una serie di giramenti di testa degni di una canzone di Patty Pravo, ma siccome sono più tosta del granito non mi arrendo al clima e reagisco. Come? Pensando alle coccinelle, belle, chic nel loro abitino rosso e nero e anche portafortuna. Cosa chiedere di più? E poi le coccinelle sono anche instancabili spazzini ecologici, capaci di cacciare afidi e parassiti senza inquinare. Nel vostro giardino non si trovano? Si possono comprare (60 coccinelle 10 euro) Si trovano dai vivaisti ecologici come Bioplanet a Cesena (0547-632212). Non ci posso proprio rinunciare
.

Per la serie: non c'è pace tra...le lenzuola

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Vanità primaverili: a volte ritornano


Tutti pazzi, pardon, pazze, per le ciglia finte.
Ebbene si, siamo in pieno revival anni ’60.
Non che sia uno dei miei decenni preferiti (lo odio quasi quanto gli anni ’70) ma faccio un eccezione per le ciglia finte, nere, lunghissime.
Le più belle sono quelle di Shu Uemura, che si comprano a Milano, Rinascente piazza Duomo, a Roma non so.
Confesso di avere voglia di provarle anche se la mia manualità lascia un po’ a desiderare.
Però insomma, per una ventina di euro si può rischiare di essere belle, bellissime. Per una sera. Poi però lasciate che torni alla mia rassicurante normalità, ci metto poco a montarmi la testa.

Lo sculacciometro


Riferisco per dovere di cronaca l'esistenza dello 'sculacciometro', apparecchio prodotto da una azienda danese che regola la velocità, la durata, l'intensità e le calorie consumate da chi sculaccia e da chi è sculacciato. L'apparecchio si lega al braccio, costa 15 euro e si ordina sul sito: www.gadgets.dk.

Solo per sado-maso adulti e consenzienti.


(Dedicato ad Umberto)

Una sera al cinema


...di qualche tempo fa.

Mi è tornata tra le mani la recensione di questo piccolo film delizioso. Una chicca diretta con maestria. Un film dolce e amaro, intelligente e acuto.

L'ho visto con una persona che mi manca molto.

Forse la persona giusta, ma nel momento sbagliato.

Capita.

Mi manca ma l'ho ferito troppo ed ha ragione a non potermi perdonare.

Il ricordo di questo film rimane. Vi consiglio di noleggiarlo e godervelo sino in fondo.

lunedì 19 marzo 2007

La VERA storia del Coso...la saga continua


Ricevo, e volentieri pubblico, una nuova inedita versione della Storia del Coso.


Potrebbe chiamarsi il Coso II, la vendetta, oppure il Coso II, il ritorno, oppure....beh, non lo so, fate voi. Quello che è certo è che la storia del Coso è appena cominciata. E questo è già un po' il blog del Coso.


Anche io avrei qualcosa da dire sul Coso ...
C'era una volta (ogni vera storia inizia così), una famiglia in cui tutti cantavano in una corale e suonavano almeno uno strumento. Un giorno, la figlia minore, una ragazzina dall'aria fragile e smunta, con due grandi occhioni verdi, annunciò che da grande sarebbe diventata una brava violencellista. I suoi genitori provarono a dirottare la preferenza verso altri strumenti, non solo il flauto traverso, ma anche l'ocarina, il triangolo, il tamburello, la trombetta .... ma fu tutto inutile.


Fu così che il Natale successivo arrivò il primo "Coso", un violoncello cinese, che venne affettuosamente battezzato "Vercingetorige". Per uscire di casa la nonna Pina gli aveva confezionato un cappottino elegantissimo in tweed inglese, visto che la custodia rigida sarebbe stata troppo ingombrante e troppo pesante da trasportare, considerato l'aspetto gracile della sua padroncina. Gli anni passavano e i progressi della piccola musicista aumentavano, così il vecchio e gracchiante violoncello cinese venne sostituito con un elegante prodotto di liuteria italiana: il Coso veniva quindi ufficialmente ammesso in famiglia.


Sin da subito il nuovo ospite venne trattato con tutti i riguardi. Campeggiava in camera da letto come se ne fosse l'unico abitante, al centro del tappeto, e guai a sfiorarlo, rischiavi la vita ! Nei suoi (pochi) momenti di relax, se la spassava comodamente sdraiato sul letto di Susy, perché nessuno lo disturbasse inutilmente. il primo fidanzato di Susy acquistò addirittura un'auto dal cofano capiente per poter trasportare tutta quella attrezzatura ! Al Coso però non potevi non volere bene: era sì molto ingombrante, ma quando si trovava tra le braccia affettuose della sua ragazza, esprimeva tutta la sua felicità cantando con quella sua voce "umana" inconfondibile.
Il Coso ben presto impose una lunga serie di peripezie con le quali Susy imparò a convivere, di cui il biglietto aereo è solo un piccolo esempio. In concerto la violoncellista non può indossare un abito da sera qualunque: deve trattarsi di qualcosa che permetta di ... allargare abbastanza le gambe; quindi via libera alle gonne a campana, anche quando la moda suggeriva il tubino; i pantaloni d'altronde si consumano all'interno della ginocchia, etc etc.. Inoltre il Coso si appoggia al terreno tramite un lungo puntale, il quale scivolerebbe inesorabilmente se ... non avesse un buco in cui infilarsi. quindi Susy imparò a girare con martello e scalpello così da bucherellare il pavimento in corrispondenza della sua sedia; ovvero un bel paio di forbici per tagliuzzzare il tappeto. Ultimamente, stanca degli improperi di quei tapini ai quali aveva o bucato il parquet, o sfilacciato il tappeto persiano, Susy commissionò al falegname un attrezzetto da lei disegnato, che si lega con una corda alla gamba della sedia ... Infine, un'altra lezione che Susy dovette imparare molto presto, fu quella di ricordarsi di portare sempre con sé una buona scorta di mollette per i panni, perché se per caso devi suonare all'aperto, devi poter tenere ben saldi gli spartiti sul leggìo ....
Insomma, la vita della violoncellista richiede innanzitutto spalle forti; sicuramente molto talento ed infinita creatività. Non solo ovviamente in quanto a doti musicali, ma soprattutto per poter sopravvivere felicemente tra un concerto e l'altro !
La sorella del Coso (l'altra figlia della gallina)


Grazie di cuore


Ecco come rimanere vergini. I trucchi delle donne arabe
Lunedí 19.03.2007 08:20

Essere sempre vergini è possibile, come fare ce lo insegnano le donne arabe. Nella maggior parte dei paesi del Maghreb e Medioriente la verginità della futura sposa è considerata essenziale sia per cristiani che per i musulmani, così come avveniva fino a qualche generazione fa anche in Italia, Spagna e Grecia. Tuttavia i tempi cambiano, i ragazzi e le ragazze chattano dicendosi cose indecenti, guardano la tv via satellite, i padri impongono i veli e le figlie inventano un tè con le amiche mentre vanno a fare l’amore in macchina con il compagno di Università. Sono cose che le cronache dei giornali non riportano ma che si vivono quotidianamente in Marocco, Algeria, Egitto, Siria, Libano, Giordania… L’importante è riuscire a non dare troppo nell’occhio, a non far chiacchierare i vicini. Quando, però, arriva il momento di fidanzarsi sul serio, quando si trova l’uomo da sposare, che sia realmente amato o meno, la ragazza se non è più vergine deve trovare il modo di “ridiventarlo”. Mi trovavo in Siria quando sentii parlare per la prima volta della questione. Ero nel posto in cui le donne più facilmente si lasciano andare a confidenze di questo genere: l’hammam (il cosiddetto bagno turco). Mi spiegarono che quelle che non vogliono rischiare accettano di avere rapporti ma soltanto “per altre vie”. Per chi invece non è più vergine ci sono vari rimedi: alcune si rivolgono ad una specie di fattucchiera che procura loro un prodotto astringente da mettere in vagina prima del rapporto con il novello marito, si tratta di una specie di sale che provoca un notevole attrito e conseguente sanguinamento. Questo va bene se la famiglia dello sposo non ha richiesto, preventivamente, un certificato ginecologico di verginità, cosa che spesso avviene. A quel punto si mette mano al portafoglio: sono diffusissimi in Nord Africa e Medio Oriente gli interventi di chirurgia di ricostruzione dell’imene (la membrana presente nelle donne vergini).


(Fonte: libero.it)

Mastrogiacomo è libero.


"Sono stato sempre legato. Ho temuto di morire"
Lunedí 19.03.2007 13:42


"Sto bene". Ecco le prime parole pronunciate da Daniele Mastrogiacomo subito dopo la liberazione. L'inviato è stato portato all'ospedale di Emergency a Lashkargah, dove è arrivato alle 18.35 ora afghana, poco dopo le 15 in Italia. Poi si è messo subito in contatto con la redazione di Repubblica, dove ha potuto parlare anche con sua moglie confermandole di "stare bene". "Ringrazio tutti - ha detto parlando con il direttore Ezio Mauro - ho sempre sentito il sostegno di tutti quanti. Ho la testa confusa ma sono felice". PRIMI PARTICOLARI SULLA PRIGIONIA. Mastrogiacomo dice di essere "stato portato in 15 prigioni diverse. Ero sempre legato mani e piedi - racconta -. Mai perso la speranza, ma ho temuto di morire". "Sapevo che l'Italia mi sosteneva e mi stava vicino: è stato l'unico conforto nei momenti più disperati in cui temevo da un momento all'altro di essere ucciso". "Grazie a tutti quanti - ha concluso il cronista - questo è il momento più bello che sto vivendo nella mia vita".
"HANNO UCCISO L'AUTISTA SOTTO I MIEI OCCHI". Sayed Agha, l'autista di Daniele Mastrogiacomo, è stato ucciso sotto gli occhi del giornalista di Repubblica. "Lo hanno soffocato con una sciarpa e gli hanno tagliato la testa" ha raccontato Mastrogiacomo al telefono con il Tg3. Al collega che gli chiedeva se durante i 14 giorni di prigionia ha avuto paura di essere ucciso, Mastrogiacomo ha risposto con la voce ancora incrinata dalla tensione: "Accipicchia, accipicchia". Anche se colpito alla schiena e alla testa con il calcio di un kalashnikov durante le prime fasi del sequestro, l'inviato di Repubblica ha sottolineato di non essere stato maltrattato. "Se c'era una coperta, la davano a me" ha detto a proposito dei sequestratori, "se c'era una pagnotta da dividere, la dividevano con me".

(Fonte: Yahoo Foto: peacelink)

Passeggero della British si sveglia accanto a cadavere.


Quando la realtà supera la fantasia.


La compagnia aerea vara il nuovo slogan: "Morite con noi,vi piacerà".


LONDRA (Reuters) - Un passeggero che si è addormentato mentre viaggiava in prima classe su un volo della British Airways ha fatto una macabra scoperta al risveglio: un cadavere giaceva nel sedile di fianco al suo, secondo quanto riferito dalla stampa britannica di oggi.
Paul Trinder, di 54 anni, ha detto che, mentre dormiva, l'equipaggio ha spostato in prima classe il corpo senza vita di una passeggera anziana morta poco dopo il decollo mentre era seduta in classe economica, secondo quanto riportato dal Mirror e dal Sun.
"Il cadavere era legato con la cintura di sicurezza, ma continuava a scivolare per terra a causa delle turbolenze", ha detto Trinder ai quotidiani. "E' stato orrendo. Sono riusciti a far stare a posto il corpo solo usando molti cuscini".
Secondo quando riferito dal Sun, anche la figlia dell'anziana signora è stata trasferita in prima classe e ha passato le nove ore di volo tra Delhi e Londra seduta accanto al cadavere a disperarsi per la morte della madre.
Secondo il quotidiano Guardian l'episodio sarebbe avvenuto circa una settimana fa.
I giornali scrivono che la British Airways si è scusata per il disturbo arrecato, e il Mirror ha citato le parole della compagnia aerea: "Ci scusiamo per l'accaduto, il nostro equipaggio stava lavorando in condizioni difficili e ha ritenuto di agire in modo che si riteneva potesse arrecare il minior disturbo ai passeggeri".

Fioretto....e voi?


Va di moda il fioretto, prima o poi qualcuno ti dice che ne sta facendo uno. Cris non mangerà dolci per un mese o forse sei, un’altra persona non mangerà gelati per tutta la vita. Il fioretto è un sacrificio per avere qualcosa in cambio, non so se sia come la stella cadente che se lo dici poi non si avvera, comunque io non chiedo quello degli altri per discrezione.
Ma dato che è così IN ho deciso di farlo anche io, oggi se non fai un fioretto non ti puoi presentare in società e quindi oggi ho cominciato un fioretto: non mangerò né melanzanè né il creme caramel per tre mesi.

Tanto mi fanno schifo, che me frega???? Sulla ricompensa, visto che ho un po’ barato, lascio scegliere al Signore…
E già mi sento più buona.

sabato 17 marzo 2007

Il libro del week-end


100 ricette all'aperto


I pignoli obietteranno che non siamo esattamente in una stagione da pic nic, ma in realtà il libro l'ho comprato con un altro scopo – raggiunto egregiamente – ossia trovare spunti per un buffet in casa. Le caratteristiche del cibo da pic nic sono infatti di offrire cibi freschi, da poter mangiare preferibilmente senza l'uso delle posate, che fossero gustosi e saporiti, anche se non necessariamente semplici.

Questo bel libro, dalla solare copertina gialla, ha innanzitutto bellissime fotografie, una bella rilegatura in brossura, oltre a ricette davvero sfiziose divise in quattro sezioni: panini e..., insalate, torte salate e uova e torte e dolcetti. Tra le mie preferite ho selezionato dei tramezzini del mar dei Caraibi (burro di arachidi, banane e miele), pizzette mignon pere e robiola completate da gherigli di noci, fresche tortillas al guacamole. Ho trovato anche uno spunto perfetto nell'insalata di pasta condite con piselli, zucchine e asparagi e in quella di faraona accostata a frutti rossi come lamponi e ciliegie (ammetto meno facili da trovare in inverno).
Ho trovato interessanti alcune torte salate e ho assolutamente apprezzato l'abbinamento di ciascuna portata con il suo vino, come la crostata di pomodori verdi abbinata al Langhe Favorita, un vino dal colore giallopaglierino con riflessi verdolini, dal sapore secco e un retrogusto amarognolo. Per non parlare della sfogliata di brie e fiori di zucca da servire con il Rosato della Val di Chiana. E per finire? Si può anche scegliere ad occhi chiusi: la pagina si è aperta su una crostata pere ed amaretti. Inutile dire che la festa è stata un successo.100 ricette all'aperto – Pic nic Giunti Demetra 2006 14,90 euro

Buon Compleanno Mamma!!!


Oggi è il compleanno della mi mamma.
Per ragiorni ereditarie non posso rivelare l'età (anche se potrei sempre dire l'anno di nascita) ossia se la dico mi disereda perchè come tutte le femmine è molto civettuola su questo argomento.
Come regalo tra un po' la porto a pranzo e da Feltrinelli perchè desidera un certo libro e poi le farò un sacco di coccole perchè ho diverse cosette da farmi perdonare...
Ma ho deciso anche di farle un piccolo scherzo-esperimento ed ho bisogno della vostra collaborazione.

Vorrei che le telefonaste per farle gli auguri, cosa che ovviamente non si aspetta.
Direte che lo avete letto sul blog. E' una persona spigliata e si divertirà molto.
Questo è il numero di mamma 339-8013554 , si chiama Nicky.
Ci divertiremo.

La cena delle tette.


O anche detta Breast Dinner? Non so, comunque il seno è stato l’argomento portante della serata a casa di Cris ieri sera. Sei donne insieme, di cosa pensavate avremmo discusso? Filosofia teoretica? No, va bene, diciamo anche che ad un certo punto abbiamo anche parlato di etica, ‘colpa’ della mia intervista mensile con la radio australiana SBS. L’argomento era, all’incirca, donereste i vostri ovuli alla scienza per la clonazione terapeutica e soprattutto, la cellula uovo è già vita? Roba da far impallidire Ratzinger e Ruini.

Noi invece ci siamo allegramente scannate, o meglio hanno tentato di scannare me o quanto meno farmi sentire una immorale o poco meno dell'Anticristo. Stavano per tirare fuori i santini e Padre Pio... Ovviamente non ci sono riuscite e poi abbiamo fatto la pace ma ho rischiato il linciaggio e soprattutto ho scoperto tratti di integralismo cattolico in Lynette e Gabrielle. Io sono dell’avviso che ognuno abbia diritto alla propria opinione purchè non si metta in testa di cambiare la mia che non solo è ben radicata ma anche piuttosto ben documentata da anni di letture (laiche, di stampo marcatamente spinoziano e non solo).

Comunque, Cris ci ha trattate come regine, ci ha fatto un pane con i pomodori secchi favoloso e ha realizzato dei segnaposti con le calle. Poi c’era Pippi, la mia bambina preferita nel globo terraqueo che ha voluto una fetta di torta di dimensioni adeguate alla sua simpatia, cioè enorme!!!! E mi ha fatto anche un disegno, giacchè l’adorazione è reciproca e non potrebbe essere altrimenti. Io per Pippi ho un debole e lo sanno tutti.

La parte più interessante dal punto di vista socio-antropologico (perché io le ragazze me le studio, come faceva Melanine Klein coi figli) è stato il perfido giochino da me brevettato: cosa invidi delle altre e perché.
Allora, le più gettonate siamo state io (per la verve) e Valeria (per le tette) e molto anche Cris (sempre per le tette, ma future, dopo il passaggio del chirurgo).
Lynette è stata la più diplomatica ed ha ritenuto opportuno scegliere una qualità da ciascuna per par condicio. Mallo invece non si è espressa e ora che ci penso devo chiedergliene conto.
Un serata gradevolissima, ora tocca a me organizzare. Dovrò trovare un altro argomento…

p.s. si ringraziano i mariti che si sono fatti carico di portare i bambini a mangiare una pizza.

Una interessante interpretazione della natura


Il mondo naturale? Funziona come una macchina
Più che mai attuale è tornato a essere il tema della ‘natura’ in un’epoca che ha raggiunto un livello tecnico e tecnologico altissimo. E con l’argomento, anche il termine ‘natura’: sia il concetto che a sua definizione sono talmente interessanti e presenti nel nostro tempo che l’Istituto per il lessico intellettuale europeo e storia delle idee (Iliesi) del Cnr ha dedicato ad essi il suo Colloquio annuale internazionale, il XII, che si è svolto dal 4 al 6 gennaio 2007 a Villa Mirafiori, presso la facoltà di Filosofia dell’Università di Roma. Durante la manifestazione, che ha visto la partecipazione di storici della lingua, della filosofia e della scienza di altissimo livello e lessicografi, si è andati a ritroso nel tempo, alla ricerca dei cambiamenti che il significato della parola ha subito. “Il termine natura”, dice Tullio Gregory, direttore dell’Iliesi-Cnr, “è rimasto immutato nei secoli, mentre diversi sono stati nel tempo i modi della sua rappresentazione: già il mondo antico aveva offerto molteplici prospettive, dagli atomisti agli stoici. Il Medioevo ha caricato la parola anche di significati teologici, in rapporto alla dottrina della creazione e alle dispute trinitarie e cristologiche. Nel Rinascimento è stato sottolineato il vario significato delle interpretazioni della natura in una prospettiva magica e astrologica, all’interno di una concezione unitaria e organicistica della natura stessa. Il Seicento rappresenta invece un secolo di svolta, con l’affermarsi di una concezione meccanicistica e matematica della natura che esclude ogni sua rappresentazione qualitativa, riconducendo la natura a uno spazio geometrico euclideo. Fra Sette e Ottocento, mentre si sviluppa lo schema interpretativo meccanicistico, e si assiste alla ‘rivoluzione copernicana’ operata da Kant, tornano concezioni organicistiche e vitalistiche, all’interno dell’idealismo post-kantiano, e più marcatamente nel Romanticismo ottocentesco. Il secolo XIX si chiude con un’importante discussione sul rapporto fra scienze della natura e scienze dello spirito. Nuovi sentieri prenderà la discussione fra Otto e Novecento, fra positivismo e empireocriticismo”. A questo punto, inevitabilmente ci chiediamo quale significato assume il termine oggi, in un’epoca così tecnica, proiettata verso il progresso, che da una parte la distrugge, dall’altra ne ha bisogno, fisiologico e intellettuale. “Nell’età moderna”, precisa a tale proposito Gregory, “con la rivendicazione di una piena autonomia del mondo naturale e delle sue leggi fisiche e con l’affermarsi di una concezione meccanicistica si cerca di individuare un diverso concetto di unità della natura rispetto all’idea di natura maga della tradizione del Rinascimento”.


(Fonte: Almanacco della Scienza - CNR)

venerdì 16 marzo 2007

Perchè Margherita è bella


Un fiore per illuminare un mattino, se te lo regala un'amica speciale che è molto amica, molto sorella e anche molto mamma è ancora meglio.

Voglio quindi celebrare la bellezza di questo fiore profumato che arriva dalla terrazza di Anna e la bellezza del sole, del cielo e delle persone che rendono possibile una cosa apparentemente semplice come la nascita di una margherita.

Grazie

L'anno della Camelia


Ho deciso, sarà l'anno della Camelia, bianca, off course, al massimo posso derogare per una peonia rosa chiarissimo.

Ha dei charms a forma di camelia il braccialetto comprato da qualche settimana in centro, hanno due camelie bianche ai lati delle lenti gli occhiali che desidero, quelli di Chanel mod. 4135 che si comprano rigorosamente dal mio amico Alfredo Sabatini sul sito www.sunglasses-e.com che ve li spedisce in un giorno e vi fa un po' di sconto.

Insomma, quest'anno mi voglio sentire un po' Coco e un po' Chanel, regolatevi.

E poi la primavera è arrivata e io mi sento più frizzante che mai.

Invenzioni inquietanti


Lo specchio che invecchia.

Ebbene si, lo hanno inventato da Accenture Technology in collaborazione con la California University e da in pochi secondi una immagine realistica di come saremmo tra 30-40 anni. Sembra sia stato messo a punto per medici e dietologi e cardiologi per aiutare i pazienti a convincersi a cambiare condotta.

Lo specchio è dotato di una macchina fotografica che scatta alcune foto e poi le rielabora al computer aggiungendo rughe, macchie e rendendo bianchi i capelli.

Io che sono una curiosona mi ci guarderei subito...e voi?